Fausto Coppi aveva solo diciotto anni quando, nel 1938, ottenne in via straordinaria la possibilità di parteciparvi. Era la sua prima gara da dilettante. Quella mattina arrivò dalla natale Castellania da solo, pedalando sulla sua bici. E pedalando si qualificò sesto, superando ciclisti ben più titolati: si trattava del prologo ad un'incredibile e famosissima serie di vittorie. L'ultima in una corsa in linea la avrebbe realizzata proprio nell'Appennino del 1955 con una sorprendente e solitaria volata di 70 km.
Per questo, in concomitanza con i 50 anni dalla scomparsa del campione, il tracciato dell'edizione del prossimo 25 aprile toccherà i luoghi della sua vita: dopo una partenza ufficiosa dal parcheggio del Designer Outlet di Serravalle la gara avrà inizio a Novi Ligure e proseguirà fino a Tortona da dove, sfiorando Castellania, si tornerà a Novi proseguendo poi in direzione Gavi-Voltaggio-Casella per attraversare la valle Scrivia sino a Sampierdarena ed arrivare, apprezzata novità nei 71 anni di storia, a Sestri Ponente dove Coppi abitò per quasi 10 anni.
Inizieranno quindi le durissime salite della parte finale: prima il passo della Bocchetta, simbolo della competizione reso celebre da memorabili scalate e record di Coppi, Pantani e Simoni, poi i tornanti di Castagnola e Giovi. Da qui la vorticosa discesa sino al traguardo collocato in Via Semini a Pontedecimo alla presenza di Alfredo Martini storico C.T della nazionale italiana.
Una gara dura e muscolare a cui parteciperanno 168 corridori di 21 squadre ( sette le pro- tour) , tra le presenze di maggior riferimento lo spezzino Alessandro Petacchi e Scarponi del team Androni dal quale ci si attende un vero e proprio duello con Riccò, presenti anche Bertolini, Sella e Visconti, riserbo invece sugli atleti stranieri. Dispiaciuto il presidente della U.S. Pontedecimo Ivano Carrozzino Vincenzo Nibali, vincitore della scorsa competizione che sta facendo attendere la sua conferma.
Un' Appennino, quello di quest'anno, sofferto al punto di rischiare di non avere luogo a causa delle difficoltà finanziare della società dopo che i contributi tradizionali erano venuti a mancare, situazione risolta in extremis con aiuti dagli Enti Pubblici e nuove sponsorizzazioni, anche considerando l'enorme danno di immagine che una sua soppressione avrebbe arrecato alla candidatura italiana di Genova ai mondiali di ciclismo 2013, già "minacciata" dall'analoga e recente proposta toscana.
Nel corso della presentazione della gara, ieri mattina, è stato assegnato al ciclista Claudio Chiappucci il premio «Appennino d'oro» per la sua carriera ciclistica.