Milano - Della vernice bianca e una bottiglia di vetro sono stati gettati contro le saracinesche del bar Shining - i cui titolari sono stati fermati nei giorni scorsi per l’omicidio di Abdul Guiebre - durante il corteo studentesco, che ha raggiunto via Zuretti a Milano, dove è avvenuta la tragedia domenica scorsa.
Il corteo anti-razzista Alcuni giovani, quando il corteo è arrivato proprio all’altezza del bar, hanno tirato della vernice bianca contenuta in due secchi contro le saracinesche e una bottiglia di vetro che ha colpito e in parte rotto l’insegna del locale. Mentre un altro ragazzo saliva sopra una macchina, la polizia è riuscita, dopo alcuni momenti di tensione, a riportare la calma e a far proseguire il corteo, che è arrivato davanti alle strisce pedonali dove Abdul si è accasciato domenica scorsa. Alcuni carabinieri in tenuta antisommossa, intanto, si sono piazzati davanti al bar e la situazione è tornata subito tranquilla, malgrado qualche ragazzo si sia messo a saltare sopra alcune macchine.
Le ferite sul corpo del ragazzo I familiari di Abdul hanno visto sul corpo del ragazzo plurime lesioni ad un braccio, al capo e anche alle gambe. A riferirlo e Mirco Mazzali, l’avvocato della famiglia di Abdul Gruibe, il giovane originario del Burkina Faso ucciso a sprangate, domenica mattina, nel corso di una rissa alla quale hanno partecipato anche Fausto e Daniele Cristofoli, proprietari del bar Shining. I familiari della vittima, inoltre, hanno lanciato un appello "affinché le persone che hanno visto, che hanno scattato fotografie col cellulare o girato dei filmati, parlino e aiutino le indagini". Intanto, presso l’Istituto di medicina legale di Milano, è in corso l’autopsia: un esame che sarà fondamentale per capire se il giovane è stato ammazzato con un colpo solo, come sostengono i Cristofoli, oppure se c’è stato un accanimento sul suo corpo, come dicono gli amici di Abdul. I funerali dovrebbero svolgersi sabato o lunedì prossimo.
L'appello dei genitori I genitori di Abdoul lanciano un appello, soprattutto alle persone che si trovavano alla finestra e che hanno assistito all’episodio, affinché vadano dal magistrato o alla polizia per raccontare ciò che hanno visto. "Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini in questi giorni tragici, soprattutto il Comune di Cernusco sul Naviglio", dicono i genitori del ragazzo (italiano ma originario del Burkina Faso).
"Parteciperemo perchè vogliamo che nessuno muoia a causa del colore della propria pelle". I genitori di Abdoul, stamani, hanno effettuato il riconoscimento del corpo del figlio e, a loro dire, avrebbero riscontrato sul corpo stesso svariate ferite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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