Dovrebbero essere stati soppressi i tre conigli infettati con vaiolo bovino, «liberati» il 27 aprile da un commando animalista. Quel giorno circa venti giovani fecero irruzione nel laboratorio del dipartimento di farmacologia della Statale, spostarono le telecamere e strattonarono e malmenarono docenti e bidelli. Quindi, dopo aver aperto le gabbiette di 74 ratti e topi, portarono via una quindicina di cani di razza beagle e golden retriever e i tre conigli. In particolare queste cavie erano state infettate con virus vaccino modificato con virus del papilloma, per verificare la possibilità che lorganismo, animale prima e umano poi, potesse sviluppare autonomamente difese contro il papilloma allutero. Gli animali però rappresentavano un reale pericolo per chiunque li avesse toccati, in quanto potevano causare infezioni alla pelle e agli occhi, arrivando a provocare, nei casi più gravi, la cecità.
Ieri i carabinieri dei Nas sono andati alla sede del dipartimento in via Vanvitelli 32 per interrogare gli studenti. Il commando infatti sapeva dove andare e cosa cercare, per cui gli investigatori sospettano abbiano avuto un basista allinterno. E tra le varie voci raccolte tra i ragazzi,cè anche quella sul destino degli animali sottratti.
I militari stanno ora valutando le varie dichiarazioni raccolte per cercare di capire esattamente che fine abbiano fatto gli animali e per dare un nome ai componenti del commando animalista.
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