Politica

«Abbiamo peccato di generosità Ma gli ascolti sono dalla nostra»

Salsomaggiore. Milly Carlucci ha fortemente voluto essere la prima donna a presentare Miss Italia e ha lavorato in prima persona al progetto. Il suo obiettivo principale era quello di svecchiare il concorso e di mostrare non solo il corpo delle ragazze, ma anche le loro capacità. Per questo si difende come una leonessa dopo la nottata insonne e la valanga di critiche ricevute. «C’è stato da parte nostra – spiega a proposito del forte sforamento dei tempi dello show - un evidente errore di troppa scrupolosa generosità. Abbiamo messo al centro la persona e non solo due gambe che sfilano facendo parlare tutte le ragazze. E su 60 concorrenti è sempre tanto il tempo che occorre». La presentatrice ha voluto sottolineare con forza che quella di sabato è stata una trasmissione «numero zero», cioè la prima di un cambiamento: «Quando si decide di tentare una strada nuova – ha detto – si va incontro inevitabilmente a degli errori, si chiede tanto di innovare e poi non si concede il tempo di farlo. Ora tenteremo di aggiustare il tiro». Comunque, aggiunge, «non si può trasformare un successo in un insuccesso: abbiamo vinto la serata. E gli ascolti sono stati alti fin dall’inizio. Partire con un pubblico superiore all’anno scorso è un’immensa ricchezza».
Patrizia Mirigliani ha difeso Milly, pur sottolineando che «Miss Italia ha una liturgia che va rispettata. La serata è stata lunga. Ringrazio Milly per lo sforzo compiuto, descrivere 60 ragazze è difficile e il risultato è stato questo». Soddisfazione ha espresso a nome di tutti gli sponsor il patron di Cotonella, Zannier, che è main sponsor del concorso: «Siamo tutti favorevoli al cambiamento di marcia, complimenti a Milly.

Sono un uomo d’azienda e fatico a seguire queste cose, i numeri però danno ragione al concorso».

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