Ottanta opere dell'artista e stilista Roberto Capucci racconteranno la sua evoluzione artistica da abiti vestibili ad abiti-scultura: è la mostra «Vestire l'arte», dal primo aprile al primo maggio a Palazzo della Borsa, i cui ricavati andranno totalmente all'Associazione ligure per i minori, Alpim. «Ecco un'altra iniziativa che esprime la nostra volontà di promuovere la città e le arti contemporanee - ha detto il presidente della Camera di Commercio, Paolo Odone - C'è un legame strettissimo tra architettura, arte e moda che qui si esprime al meglio in un grande maestro del '900».
In mostra, i visitatori potranno vedere 12 architetture di tessuto, una selezione di 69 abiti-scultura tra cui l'opera creata per l'Expò Universale di Lisbona 2000, «Oceano» che verrà poi esposta ad Euroflora, ma soprattutto schizzi, bozzetti, illustrazioni, disegni anche di progetti mai realizzati. Insomma la bottega del Maestro. «Con questa mostra abbiamo voluto illustrare il passaggio tra gli ultimi vestiti indossabili creati da Capucci e l'utopia, sculture che di fatto indossabili non sono», ha detto il presidente della Fondazione Capucci, Enrico Minio. La mostra sarà ospitata nella sala delle Grida della Borsa, «un posto magico che mi lasciato senza fiato», ha detto Minio.
L'allestimento della mostra è curata, a titolo gratuito, da Giorgio Ricchetti, art director di Euroflora: «Nella sala delle Grida ho tentato di creare un schermo neutro in modo che gli abiti fossero ambientati e si vedesse il palazzo», ha concluso Ricchetti.
Con gli abiti scultura Capucci veste larte
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