Per nascere nascerà, ma sarà, almeno nei disegni di Mahmoud Abbas, un governo ad autonomia limitata. Un governo costretto a vivere sotto la spada di Damocle manovrata dal suo presidente. Alla vigilia della presentazione al parlamento del nuovo governo monocolore di Hamas il presidente palestinese fa indirettamente capire quale sarà la sua strategia per tentar di moderare e influenzare lesecutivo guidato da Ismail Hanye. La strategia è già stata messa nero su bianco in una lettera davvertimento indirizzata al premier. In quella missiva Abbas spiega ad Hanye che non esiterà a rimandar a casa lui e i 24 ministri di Hamas se indulgeranno in un programma dannoso e pericoloso per la popolazione palestinese. «Se il governo adotterà posizioni che possono andare a detrimento degli interessi palestinesi - scrive Abbas nella lettera al premier di Hamas diventata pubblica - il presidente userà la sua autorità sulla base di quanto conferitogli dalla Costituzione».
E la Costituzione che governa il sistema di stampo francese adottato dallAutorità Palestinese attribuisce proprio al presidente il potere di sciogliere in qualsiasi momento il governo. Intanto le date per la ratifica ufficiale del nuovo governo sembrano fissate. Domani il parlamento dominato da Hamas conferirà una scontata investitura ai ministri scelti da Ismail Hanye. Mercoledì gli stessi ministri giureranno davanti al presidente.
Abbas ha precisato che non si opporrà al giuramento dei 24 ministri, ma vigilerà costantemente sulloperato dellesecutivo. Abbas cercherà, in particolare, di far pressioni sullesecutivo guidato da Hanye per spingerlo a riconoscere Israele e tutti precedenti trattati approvati e ratificati dallAnp. Fonti molto vicine al presidente definiscono la lettera al futuro premier come un piano di battaglia per fronteggiare Hamas e indurlo a moderare le sue posizioni. «Il presidente non vuole far cadere il nuovo governo specifica la stessa fonte, ma soltanto costringerlo a trasformarsi accettando le regole base del sistema politico». Secondo Tayeb Abdel Rahim segretario generale della presidenza palestinese Mahmoud Abbas vuole innanzitutto evitare il sospetto di partecipare ad una cospirazione internazionale contro Hanye e la formazione fondamentalista. «Questo farebbe il gioco di Hamas» afferma Rahim.
Il presidente si sforzerà, insomma, di operare come un ago della bilancia cercando da una parte di convincere la comunità internazionale a non bloccare gli aiuti e lavorando dallaltra per moderare loperato dellesecutivo. Per rafforzare la sua posizione in vista dei prossimi confronti con lesecutivo Abbas ha anche assunto il pieno controllo del fondo dinvestimenti del valore di 900 milioni di dollari creato nel 2000 per garantire la trasparenza e il controllo di tutte le operazioni finanziarie gestite dallAnp. Il fondo inizialmente affidato alle cure del ministro delle finanze Salam Fayyad era passato poi nelle mani del primo ministro Abu Ala.
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