Cronaca locale

Abusivi e mendicanti: la Galleria di Milano è finita in un tunnel

Elicotterini, rose, cineserie di ogni genere: il Salotto è una casbah. Baristi e ristoratori protestano: "Qui serve un presidio continuo"

Abusivi e mendicanti:  
la Galleria di Milano 
è finita in un tunnel

Milano - Elicotteri che ronzano sulle teste dei turisti, pupazzi su tricicli elettici che bisogna fare attenzione a non inciamparci sopra, tavolini piazzati in centro Galleria per fare la dimostrazione di come si appiccica una pasta fluorescente. Benvenuti nel Salotto di Milano. Chi ci scrive, una sera qualunque, ha contato appena otto venditori abusivi presenti da cima a fondo con «cineserie» di vario genere - anche se il record delle presenze va a indiani e pakistani, che ovviamente la sera cercano di strappare qualche euro in cambio di una rosa alle coppie, soprattutto straniere, sedute nei dehors. Ora che vai, business che trovi. Qualche volta persino utile, se si pensa che appena cade qualche goccia di pioggia arrivano in massa cinesi e magrebini carichi di ombrelli, grandi e piccoli. Bisogna aggiungerci musicisti abusivi, rom, mendicanti. Dov’è finita, ci scrive un lettore che si è imbattuto una sera nella casbah, «la Milano dei quattro passi in Galleria, dove si prendeva l’aperitivo senza essere disturbati da venditori di ogni tipo e dove non dovevi stringere la borsa per paura di essere derubato? Se questa è la Milano di Pisapia, se la tenga pure». Chi convive ogni giorno con questo problema sono ristoranti, negozi e bar del Salotto che ai nuovi assessori alla Sicurezza Marco Granelli e al Commercio Franco D’Alfonso hanno già segnalato il fenomeno in un recente incontro sul futuro dell’Ottagono. Il 30 novembre finiranno i lavori della pavimentazione, a breve si riunirà di nuovo il tavolo con l’associazione Il Salotto e Confcommercio per pianificare le strategie per rendere la Galleria più attrattiva dopo il restyling. «Deve vivere di più la sera, tornare ad essere un luogo d’attrazione per i turisti, stiamo ancora subendo i danni del ridimensionamento di Malpensa partito un paio di anni fa - spiega il portavoce del Salotto Pier Galli -. Penseremo con il Comune ad eventi, iniziative». Ma il degrado è lo scoglio più immediato da superare. E dalla Galleria sfonda in piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele, via Santa Redegonda proprio davanti al cinema multisala.
I pubblici esercizi protestano per la presenza degli abusivi ad ogni ora del giorno e la sera, «sono tantissimi e di tutte le etnie e soprattutto la domenica c’è un’invasione». Business is business, i venditori cercano di intercettare il popolo dello shopping.
I commercianti sollecitano in continuazione il comando dei vigili. Al tavolo con Granelli, spiega il portavoce del Salotto Galli, «abbiamo chiesto di aumentare la copertura oraria dei controlli, oltre ai vigili possono alternarsi in Galleria la polizia e i carabinieri. Purtroppo i passaggi saltuari delle divise non sono sufficiente, gli abusivi scappano e ritornano dopo mezz’ora. Serve un maggiore presidio, non diciamo fisso ma molto molto frequente».
Tanto più che al momento lo spazio è un cantiere aperto, gli operai lavorano dietro cesate di vetro per «ricucire» i mosaici che si sono deteriorati negli anni, un intervento di restyling che attira l’attenzione dei turisti e dei milanesi. Ma che riduce notevolmente lo spazio per attraversare la Galleria.

Quindi, ancora più pressante la richiesta che il Comune «sfratti» tappeti di peluche e cineserie che intralciano il passaggio.

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