Lacconto Irpef di novembre sarà più leggero, giusto in tempo per lasciare qualche euro in più nelle tasche degli italiani sotto Natale. Il primo decreto firmato dal premier Mario Monti recupera una norma prevista nella manovra di maggio del governo Berlusconi e differisce al 2012 il pagamento di 17 punti percentuali di acconto Irpef, che passa quindi dal 99% all82% del totale. Il che significa tre miliardi in meno per lErario, e «come conseguenza indiretta - spiega il Tesoro in un comunicato - la temporanea maggiore disponibilità di risorse da parte dei contribuenti». Temporanea, perchè i soldi risparmiati oggi dovranno essere restituiti lanno prossimo a giugno, con il saldo finale dellIrpef. Non è un regalo, dunque, ma certo una boccata dossigeno per i consumi natalizi, che per il momento languono, nonostante le numerose promozioni «strategiche» che molti negozi stanno già mettendo in atto.
Non a caso, nel 2009, in piena crisi, il governo aveva tagliato lacconto Irpef di novembre di 20 punti percentuali, dal 99 al 79%, proprio per lasciare più liquidità nelle tasche dei contribuenti. Lo sconto interessa gli imprenditori, i lavoratori autonomi, coloro che hanno un reddito da partecipazione in una società, chi percepisce un affitto, oppure quei lavoratori dipendenti o pensionati che percepiscono altri redditi (ad esempio una collaborazione occasionale). Poco più di 7.200.000 contribuenti, secondo la Cgia di Mestre, con un risparmio medio di 404 euro a testa. La spesa per il cenone di Natale, commenta con soddisfazione Coldiretti: per la tavola delle feste, infatti, gli italiani spenderanno poco meno di 3 miliardi di euro. Per Rete Imprese Italia la decisione «permette alle numerose imprese personali, la cui situazione economica è peggiorata nel corso del 2011, di non anticipare tributi che potrebbero risultare non dovuti».
Ricordiamo che lacconto normalmente deve essere pari al 99% dellIrpef dovuta per il 2010: a luglio 2011 è già stata versata la prima rata, pari al 40% dellacconto, cioè al 39,6% dellintera Irpef. Grazie allo sconto, quindi, la seconda rata - che scade il 30 novembre - sarà pari non più al 59,4% ma al 42,4% dellIrpef dovuta. Attenzione: la riduzione vale solo per lacconto, la differenza andrà quindi versata con il saldo del 2012. Ai contribuenti che hanno già effettuato il pagamento dellacconto nella misura originariamente prevista spetta un credito dimposta, che potrà essere recuperato in compensazione con il modello F24 utilizzato per pagare altre imposte, per esempio lIci.
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