Acquisti sui titoli energetici

In Europa soffrono i bancari

Ha chiuso poco variata la seduta di Piazza Affari, in linea con le altre Borse europee e con Wall Street, che ha ripreso quota proprio in concomitanza con gli ultimi scambi del Vecchio Continente. Il Mibtel ha ceduto lo 0,1% a 28467 punti, a differenza dello S&P/Mib, che ha guadagnato lo 0,4% a 37601 punti, tra scambi ancora sotto la media di una normale seduta di Borsa per 5 miliardi di controvalore. Il mercato ha premiato Fiat dopo averla punita venerdì scorso (più 2,94% a 16,01 euro). Non si sono arrestate le vendite sul titolo Alitalia (meno 2,56% a 0,75 euro). Acquisti sul comparto dell’energia con Enel (più 1,3% a 8,2 euro), Eni (più 1,63% a 25,58 euro) e Snam (più 2,57% a 4,42 euro). Le indiscrezioni relative alla possibile cessione di Alice France hanno favorito Telecom (più 1,08% a 2.06 euro), mentre sono scivolate Fastweb (meno 2,68% a 23,99 euro) e Tiscali (meno 5,12% a 1,81 euro). Sotto pressione Seat (meno 6,33% a 0,25 euro) dopo l’abbassamento del rating di Lehman Brothers. Europa col segno meno: sul finale il Dj Stoxx 600, indice che misura l’andamento dei principali mercati europei, ha ceduto lo 0,2%. Debole Londra (meno 0,2%), poco mosse invece Parigi e Francoforte.

Tra i titoli maggiormente penalizzati ancora una volta i bancari con il Crèdit Suisse che ha perso il 2,7% per le indiscrezioni che la seconda banca elvetica potrebbe comunicare nel quarto trimestre un svalutazione nell’ordine di 2,5 miliardi di franchi, a causa dei danni provocati dalla crisi dei mutui subprime. Male anche Barclays (meno 3,5%) e Ubs (meno 3,5%).

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