ACTOR’S ACADEMY e il cinema riparte da Milano

Milano capitale internazionale del cinema», crocevia di lingue, esportatrice di professionalità per il mercato americano: queste le grandi promesse della nuova Actor’0 Academy fondata dall’attore Edoardo Costa, la scuola di recitazione basata sul metodo Stanislavski-Strasberg - quelli del famoso Actor’s Studio americano - presentata ieri e che aprirà i corsi ufficialmente il 7 maggio. Promesse confermate dall’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, membro del comitato scientifico dell’Academy, e dal suo capo di gabinetto Giorgio Grasso e sostenute dal Comune, che appoggia l’iniziativa di Costa in aperta concorrenza con Roma, la sua Cinecittà e le sue scuola di cinema. «Milano non era capitale di nulla. Vogliamo invece che diventi capitale di tutto. A differenza del sindaco Veltroni, che ha speso un sacco di soldi per far venire a Roma gli attori a pagamento, noi forniremo agli americani attori che ci invidieranno. E quando qualcuno chiederà loro “Dove hai imparato a recitare?”, potranno rispondere: A Milano», esordisce Grasso. E l’assessore Sgarbi rincara la dose: «Non è per fare revanscismo culturale, ma questa città non ha rivali. Milano è la città dove tutto può accadere anche quando non accade. La tradizione attoriale e registica di Milano è straordinaria: Strehler, Ronconi, la Shammah... È su questa eredità che si va a innestare la formazione di eccellenza dell’attore, anche di cinema, come vuole fare questa nuova scuola. Inizio ora a occuparmi di teatro e devo affrontare mille contraddizioni: dalla Protezione animali che blocca la pièce di Rodrigo García perché in scena cucinano un astice ai clown che mi chiedono il permesso per il tendone alla difesa del Lirico. Ma ho grandi progetti, come ad esempio utilizzare gli Arcimboldi come luogo di sperimentazione di linguaggi trasversali, dove ad esempio si possa proiettare il cinema in 3D».
La Actor’s Academy che sinora ha ricevuto oltre duemila richieste da aspiranti studenti, sarà una delle principali occasioni per Milano per accogliere registi e attori di calibro internazionale. Il sistema dovrebbe creare un asse con gli Stati Uniti e conferire a Milano il ruolo di polo della formazione attoriale per cinema e tv, oltreché agevolare la produzione di film e cortometraggi e, magari, favorire l’ospitalità per un Festival del cinema, come ha suggerito uno dei futuri docenti della scuola, il critico Pino Farinotti: «A Roma si fa tutto ajo e ojo. A Venezia c’è un direttore di Festival inadeguato, che ha trasformato la Mostra del Cinema nella porta dell’Estremo Oriente. E il cinema italiano non incassa e non si esporta perché mancano la qualità e il metodo dell’Actor’s Studio americano». Edoardo Costa conferma: «Roma è la città del giorno dopo. Per questo ho scelto Milano, sia per l’Actor’s Academy che per la New York Film Academy, che formerà registi e produttori. Perché non succeda più che gli States ci rubino un Muccino dei nostri».

E l’assessore conclude: «C’è un’America anche in Italia, per quanto riguarda la recitazione: l’eredità del nostro miglior teatro, spesso prestato anche al cinema. Bisogna partire da qui». E intanto Costa già rilancia: «L’obiettivo è che questa scuola privata diventi al più presto un’Università».

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