Ad Abano Terme per tuffarsi con la famiglia del Giornale

(...) Questa storia racchiude due buone notizie. La prima è che la famiglia del Giornale, e quella di Genova e della Liguria in particolare, è sempre più viva e pronta a raccogliere i nostri inviti; la seconda è che ad Abano saremo presumibilmente in tanti e ci divertiremo parecchio. E sapete qual è il particolare più bello? Che tanti di quelli che hanno telefonato sono già stati al meeting del Giornale lo scorso anno e il fatto che vogliano tornarci è la pubblicità più efficace per l’evento.
Si comincia venerdì 3 febbraio 2012 e ci si può fermare tre, quattro o sette notti. Alloggiamo all’Hotel Terme Mioni Pezzato, che oltre alle cinque piscine termali, alla fangoterapia, al centro benessere e a una serie di strutture di prim’ordine, offre una garanzia ulteriore: i proprietari sono essi stessi lettori del Giornale e quindi membri onorari della nostra famiglia. Ovviamente, i costi sono concorrenziali e vi risparmio i particolari, che potete già leggere sulle pagine pubblicitarie, ma vi ricordo che le informazioni e le prenotazioni dei posti, che sono limitati e stanno già andando a ruba, sono direttamente presso l’albergo (telefono 049/8668377; mail info@hotelmionipezzato.it; sito internet www.hotelmionipezzato.com). Comunque, fidatevi, i prezzi sono assolutamente di favore ed abbordabili.
Quello che, invece, mi piace raccontarvi è ciò che faremo. Intendo, a parte la piscina, i fanghi, le mangiate luculliane, i tornei di bridge con due dei fondatori del Giornale come Mario Cervi e Gian Galeazzo Biazzi Vergani; le escursioni nelle ville venete, a Padova e a Venezia e le partite a golf nei tre campi vicini all’albergo...
Ecco, a parte tutto questo, il resto saranno parole. Parole, ovviamente, in compagnia di tutti noi della squadra del Giornale, che cercheremo di soddisfare tutte le vostre curiosità su temi storici, politici, culturali, sportivi, di attualità e di costume. Insomma, non ci faremo mancare niente. E, per quanto mi riguarda direttamente, ovviamente non mi e vi risparmierò nulla nemmeno sui temi di attualità ligure, a partire dalle elezioni amministrative che si svolgeranno poche settimane dopo il nostro incontro. Dirò di più: alcuni di noi porteranno anche i bimbi e altrettanto potranno fare i lettori, perchè credo che non ci sia niente di più bello - anche per riprendersi dalle tristezze e dalle amarezze della politica - del sorriso di un bimbo.
Per la lista dei partecipanti ci vorrebbe un supplemento a parte, ma cerco di ricordarveli tutti: dal direttore Alessandro Sallusti a un’anima del Giornale come Vittorio Feltri, colui che mi ha sulla coscienza, avendomi assunto due volte; dai nostri vicedirettori Giuseppe De Bellis e Nicola Porro, con cui saremo protagonisti di due dibattiti nelle sere di domenica e lunedì, al principe di ogni intervista doc, Stefano Lorenzetto. E poi due inviati di lusso come Stefano Filippi e Stefano Zurlo, il responsabile di ogni moda e di ogni Style, Marco Lombardo, il caporedattore centrale Riccardo Pelliccetti e poi Paola Setti, Manila Alfano e Valeria Braghieri, ossia il fascino al potere.
Mica finita. Perché poi c’è la parte a mio parere più interessante di tutte, e cioè i dietro le quinte del Giornale: dal sito internet (ci saranno l’amministratore delegato della società che lo cura Andrea Pontini e il responsabile Francesco Dal Vigo) a due colonne della struttura editoriale come Maurizio Acerbi, segretario di redazione che fa ormai parte dell’arredamento di via Negri, indispensabile come la targa all’ingresso, e Stefano Passaquindici, che è l’anima di ogni viaggio del Giornale.

E ancora l’argenteria di famiglia, cioè tutti quelli che si occupano di conti e bilanci: dall’amministratore delegato Andrea Favari al direttore operativo Luca Zuccoli, che sono nell’alto dell’alto dei cieli aziendali, fino a Christian Conti, l’uomo delle diffusioni che decide quante copie andranno a ogni edicola e a Marco Maffezzoni, mago della direzione tecnica.
Insomma, tutto quello che avreste voluto sapere sul Giornale e non avete mai osato chiedere. Poi, se siete sopravvissuti, tutti in piscina e a fare i fanghi.
Vi aspetto.