Ad Arcore Berlusconi oggi incontra Bossi: sul piatto sindaco e assetti del Pirellone

QUESTIONI APERTE Tra i temi caldi anche le poltrone della nuova giunta regionale

Silvio Berlusconi incontra oggi ad Arcore Umberto Bossi. Il consueto «caminetto» di Villa San Martino è stato infatti spostato di un giorno per la concomitanza con la festività pasquale. Non sarà come al solito. Quello di oggi è un «bilaterale» importante perché apre di fatto una fase di confronto interno al centrodestra in vista dell’avvio della stagione delle riforme (successivamente il Cavaliere, al suo rientro a Roma, vedrà anche Gianfranco Fini).
Ma con ogni probabilità si parlerà anche di Milano e di regione Lombardia. Sul tavolo ci sono diverse questioni aperte. La prima, in ordine di tempo, è quella che riguarda il sindaco di Milano e la candidatura per il 2011. La Moratti resta in sella ma dopo i risultati della scorsa settimana il Carroccio ha alzato la posta. Bossi, tra il serio e il faceto, ha fatto capire di essere pronto a correre per Palazzo Marino e anche se così non sarà così ha ulteriormente agitato le acque. Tra gli scenari ci sarebbe anche quello di una Lega interessata alla poltrona di vicesindaco e del Pirellone se, nel 2013 dopo il varo del federalismo, si dovesse tornare a votare e Formigoni emigrasse a Roma come ministro. Si vedrà. Nel frattempo ci sono da mettere a punto gli assetti attuali del Pirellone che vedono Lega e Pdl discutere su alcuni assessorati «pesanti» come quello delle infrastrutture e se mai dovesse materializzarsi, quello di Expo.
Berlusconi e Bossi parleranno però soprattutto di politica nazionale e, come ha sottolineato il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, prioritario sarà individuare una linea comune nella coalizione (tra Pdl e Lega) prima di estendere il confronto all’Udc e al Pd. Per il Pdl è necessario dunque sciogliere alcuni nodi per poter poi procedere oltre senza intoppi. E tra le questioni in sospeso c’è, tra l’altro, il destino del ministero dell’Agricoltura. Umberto Bossi rivendica alla Lega quel dicastero lasciato libero da Luca Zaia eletto governatore del Veneto (si fa il nome del capogruppo al Senato Federico Bricolo) e non ne vuole sapere della staffetta con il Pdl (Galan). Ma il ministro e coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa ha sferzato la Lega: «Deve rispettare i patti ed essere meno avida. E i patti sono che il sindaco di Milano e il ministero dell’agricoltura spettano al Pdl».


È probabile che nell’incontro si discuterà anche del doppio binario federalismo-presidenzialismo. Ma il Senatùr ha già fatto sapere che le due riforme posso camminare di pari passo senza alcun problema. E così pure la riforma della giustizia che molto sta a cuore al Cavaliere.

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