Ada, l’amore illecito trasformato in rebus

Ada, l’amore illecito trasformato in rebus

Gli spettatori sono detective, i personaggi che si muovono sulla scena sono instancabili decifratori di enigmi. Appendete la razionalità al chiodo almeno per il tempo dello spettacolo, perché Ada, cronaca familiare, Ardis II, scrabble for 6 players, pianoforte, ondes Martenot e macchine del suono è un'intricata matassa di emozioni e ossessioni, che si muovono con agilità sul filo dell'equivoco, in un ritmo ipnotico, tra rebus, misteri che vengono proposti al pubblico, sciolti e riannodati, alludendo ad enigmi più profondi destinati a non trovare mai risposta. Ardis II, in scena al Piccolo Teatro oggi, dopo Aqua Marina e Ardis I, è la terza tappa del lavoro della bottega d'arte Fanny & Alexander, una sorta di trilogia in tre episodi autonomi, tre angolazioni da cui guardare una storia, quella basata sul romanzo Ada o Ardore, scritto da Vladimir Nabokov quattordici anni dopo Lolita. Una vicenda cerebrale e appassionata, densa di dettagli e ricca di quei rimandi letterari tanto cari allo scrittore. Lo spettacolo si muove sulla linea drammaturgica del rebus, ripercorrendo l'amore illecito tra Ada e Van, che ricostruiscono a quattro mani, una volta anziani, la loro passione proibita, perché consumata tra fratelli, che li travolge dall'adolescenza senza abbandonarli più per tutta la vita.
«In Ada ci sono molte suggestioni legate a Shakespeare - spiega Luigi de Angelis, regista e protagonista - In Ardis I infatti l'incontro tra i personaggi, ricorda quello di Giulietta e Romeo mentre Ardis II, caratterizzato dal divampare della gelosia che segna l'inizio della rottura dell'idillio tra i due protagonisti, si richiama all'Otello».
Il gusto del gioco sul palco si fa ipnotico, tutto è duplice e ogni cosa rimanda a qualcos'altro. A partire dai nomi dei protagonisti, una sorta di Adamo (Ada) ed Eva (Van) rovesciati, nelle lettere e nei ruoli. «Nabokov ha spesso espresso la sua intenzione di trasformare il lettore in una sorta di detective, capace di mettersi sulle tracce lasciate dall'autore sulla pagina.

Così dissemina il suo romanzo di indizi, in un caleidoscopio di giochi, depistaggi e ammiccamenti. La vicenda non si svolge nel mondo reale, ma in un mondo capovolto che non è quello reale», spiega il regista.
Ada cronaca familiare
teatro Studio stasera ore 20.30
via Rivoli 6

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