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Addio a Sandro Giacobbe il lato buono della musica pop

Era diventato famoso a metà '70 con brani come "Signora mia". Poi la Nazionale Cantanti e la malattia

Addio a Sandro Giacobbe  il lato buono della musica pop
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Sandro Giacobbe è morto ieri nella sua casa di Gogorno, nel Levante genovese, dopo almeno dieci anni di malattia, ferito nel fisico da un meningioma (un tumore che colpisce le meningi) e da un tumore alla prostata che lo aveva negli ultimi tempi costretto sulla sedia a rotelle.

Delle sue malattie non fece mai mistero, anzi in tempi recenti era apparso in programmi come Domenica In e Verissimo a raccontarsi, addirittura levandosi la parrucca e mostrando la calvizie causata dalla chemioterapia. Il 14 dicembre avrebbe compiuto 76 anni.

Nato a Genova, non aveva mai voltato le spalle a quella terra. E davvero le fan di un tempo, quelle che non solo si cullavano nelle melodie orecchiabili delle sue canzoni ma che ammiravano il suo bell'aspetto "alla Claudio Baglioni" (d'altronde cantava "Signora mia mi scusi se ho suonato/ ma non so che cosa sia la voglia di parlarle che mi ha preso/ è stato come un fuoco" solleticando la fantasia di molte di loro), ameranno pensare che abbia potuto avere davanti agli occhi il mare quando ha salutato il mondo, i suoi cari e un passato fatto di successi in classifica nei due decenni per lui più gratificanti, gli anni Settanta innanzitutto, e gli anni Ottanta. Dell'avventura musicale di Sandro Giacobbe si ricordano brani come Signora mia del 1974, che divenne culto nel culto quando entrò nella colonna sonora del film Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto di Lina Wertmüller, con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini naufraghi interclassisti su un'isola deserta, e Gli occhi di tua madre, piazzatasi al terzo posto al Festival di Sanremo del 1976 (Giacobbe parteciperà a tre edizioni, l'ultima nel 1990).

Un'altra hit capace di spopolare in radio e tv fu Sarà la nostalgia nel 1982: il pop stava già cambiando rotta, le melodie suadenti tipiche dei brani di Giacobbe cedevano il passo ai tormentoni estivi come Vamos a la Playa dei Righeira, e il decennio "rampante" degli Eighties stava aprendosi al pop diffuso da Videomusic. Nato da una famiglia operaia, da padre siciliano e madre della Basilicata, Sandro Giacobbe a sedici anni aveva già in testa la musica: trascurando gli studi di ragioneria formò la band Giacobbe & le Allucinazioni e cominciò a esibirsi nei locali della costa ligure.

Nel 1971 entrò nella discografia, cominciando come autore per altri artisti (come Johnny Dorelli), alla metà degli anni '70 successi come Signora mia e Il giardino proibito lo lanciarono in classifica. Accanto alla sua passione per la musica, Sandro Giacobbe ha sempre coltivato quella per il calcio, da giocatore e da allenatore.

Con la Nazionale dei

Cantanti, di cui è stato anche allenatore, Giacobbe ha giocato 375 partite segnando 4 gol. Sandro Giacobbe è stato citato da Elio e le Storie Tese, nella canzone Supergiovane e da Diego Abatantuono nel film Prestami tua moglie.

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