Moda

Addio allo stilista Renato Balestra

Renato Balestra, uno degli stilisti italiani più famosi del mondo, è morto oggi all'età di 98 anni. Il mondo della moda piange la sua scomparsa

Addio allo stilista Renato Balestra

Ha vestito modelle, attrici e regnanti di tutto il mondo. Renato Balestra, deceduto oggi all’età di 98 anni, resta uno fra gli stilisti più famosi e apprezzati del mondo.

L'infanzia e gli esordi di Renato Balestra

Balestra, nasce nel ’24, a Trieste in una famiglia di architetti e ingegneri ma, fin da piccolo, coltiva una grande passione per l’arte e la musica tanto che si dedica per diverse ore allo studio del pianoforte. Da ragazzo si iscrive alla facoltà di ingegneria e la moda, nella sua vita, entra quasi per caso. All’ultimo anno di università perde una scommessa con gli amici ed è costretto a disegnare un abito da donna che, a sua insaputa, viene spedito a Milano e riceve così l’invito a collaborare a una collezione di Alta Moda.

Da quel momento decolla la carriera di Balestra che ben presto si trasferisce da Milano a Roma. È qui che apre il primo atelier in via Gregoriana ma la maggior parte delle sue collezioni (più di trenta) prendono vita in via Sistina dove instaura la sede della sua casa di moda, poi si trasferisce in un villino in stile liberty in Via Cola di Rienzo. È uno dei pochi stilisti a preferire la Capitale: “Vuole mettere l’ispirazione che dà Roma? Quando ho iniziato a lavorare, a Milano c’era l’Alta moda, ma non c’era ancora l’organizzazione per le sfilate”. “Roma – spiegherà parecchi anni dopo - era invece il fulcro, c’erano molti interessi attorno a questa città e anche manifestazioni importanti come ‘Donna sotto le stelle’, per cui ho iniziato qui. Poi Roma mi ha adottato, mi ha tenuto per mano e io non posso dimenticare questo”.

Balestra, lo stilista che veste modelle, star e regnanti

Le sue clienti più famose sono state l'imperatrice Farah Diba, moglie dell’ultimo Scià di Persia, Sirikit, la regina della Thailandia e sua figlia la Principessa Choulaborn. “Ne ho vestite tante. Tutta Hollywood, e non solo, è passata da me. Una che ricordo sempre con piacere è Imelda Marcos. Non conoscendo le vicende politiche ho vissuto i miei viaggi nelle Filippine come un sogno”, racconterà in un’intervista parlando della first lady dell’ex presidente Ferdinand Marcos. “Lei non era capricciosa. Ordinava tantissimi abiti e se le piaceva un modello ne faceva fare di diversi colori. Aveva una collezione di gioielli meravigliosa e si diceva fosse più bella di quella della regina d’Olanda”. ​Realizza anche l’abito da sposa della principessa Noor Hamzah di Giordania per le sue nozze con il principe Hamzah bin Hussein, figlio del Re Hussein di Giordania. Ma Balestra, nel 1988, ha lavorato anche per il Teatro dell’Opera di Belgrado disegnando i costumi della Cenerentola di Rossini e nel ’99 per il Teatro Verdi di Trieste quelli per I Cavaliere della Rosa di Strauss. Dieci anni dopo si occupa degli abiti per il tour mondiale del Musical Cinderella prodotto dalla Broadway-Asia Entertainment.

Lo stile di Balestra si riconosce dalla sua passione per il colore blu che deriva dall’infanzia: “Ricordo mia madre che raccontava di me da piccolo e diceva che mi dava cinque o sei vestiti e io sceglievo sempre quello blu”. Balestra è noto anche per aver realizzato non solo le divise delle hostess Alitalia e delle Filippine Airlains, del personale dei treni Orient Express e delle stazioni di servizio Agip, ma anche delle dipendenti del Senato che si occupano del Cerimoniale.

Gli ultimi anni di vita: i premi e le apparizioni in tivù

Negli ultimi anni della sua vita compare spesso, a vario titolo, in diverse trasmissioni televisive come Chiambretti c’è, Cuore di mamma su Raidue e I Raccomandati su Raiuno. Nel 2002 collabora con Domenica In ma rimane deluso da questa esperienza: “Mi hanno chiesto di presentarmi tutto fasciato come una mummia, - rivelerà in una delle sue tante interviste - portato in studio dai carabinieri, poi mi avrebbero tolto le garze e sotto i reperti archeologici sarei spuntato io”. Nel 2010 viene nominato professore onorario dell’Accademia della moda di Pechino e riceve il Premio America dalla Fondazione Italia-Usa. L’anno seguente inaugura la Mostra Fashion is culture, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e interpreta se stesso nel film Vacanze di Natale a Cortina.

Nel 2015 il suo nome compare nella 'lista Falciani’, pubblicata da L’Espresso, tra gli italiani ‘in odore di evasione fiscale’. A suo nome, infatti, nel 2008 risultava un conto di 1,5 milioni di dollari ma il caso si sgonfiò come una bolla di sapone. Sarà ricordato come un grande amante del lusso che, per lui, è avere “la libertà di fare ciò che voglio!”. “Non mi interessano aerei personali, yacht o cose simili. Pensi - dirà nel corso di un’intervista - che una volta un ricco arabo voleva comperarmi. Mi avrebbe dato tanti soldi ma voleva mettere anche tante clausole. Ci pensai e decisi di rifiutare: io ho già tante case, una barca non mi interessava perché soffro il mare. Pensi che non ho neanche un autista perché non sopporto l’idea di una persona che mi attende in auto mentre io magari sto mangiando al ristorante".

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