«In qualsiasi altro Paese un candidato nella situazione di Beppe Sala si sarebbe già ritirato». È il commento con cui il candidato sindaco dei 5 Stelle Gianluca Corrado ieri mattina ha accompagnato la consegna - nelle stesse ore a Roma - un'interrogazione alla Camera del Movimento sulla falsa dichiarazione patrimoniale resa dall'ex commissario Expo nel febbraio 2015, un anno prima di diventare il candidato sindaco del Pd. La grana dell'autocertificazione che Sala ha dovuto firmare secondo il «Decreto Trasparenza», a garanzia che non ci fossero conflitti di interesse, lo accompagna dall'inizio della campagna e non si è chiuso con la pubblicazione on line dei 730 degli ultimi cinque anni. Anzi. Sala pensava di lanciare un'operazione trasparenza ma ha alimentato nuovi dubbi, perchè alla «distrazione» sulla casa in Svizzera che non compariva sul documento «incriminato» ma almeno sul 730, si sono aggiunte le amnesie su un business immobiliare a Bucarest, in Romania, e la partecipazione del 20% delle azioni di Kinergy, società che gestisce parchi fotovoltaici in Puglia.
I 5 Stelle vogliono andare a fondo. A Milano c'è già un esposto in Procura presentato fa dal consigliere Fdi Riccardo De Corato.
A Roma, i deputati grillini chiedono formalmente al Ministero dell'Economia e delle Finanze, socio della società Expo, «se sia al corrente di questi fatti, se ritenga necessario approfondire trasmettendo le informazioni e la documentazione in possesso alle autorità competenti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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