Adesso anche il Sunia sfila contro i rom

L’assessore alle Attività Produttive di Palazzo Marino Tiziana Maiolo lo definisce, senza lasciare adito a fraintendimenti, «tentativo di recupero tardivo del consenso dei cittadini». Il sindacato degli inquilini Sunia e il circolo Arci Pessina, da parte loro, ribattono di aver già organizzato, nei mesi scorsi (quindi in tempi non sospetti) un presidio davanti alla sede del Comune e ben tre assemblee, da febbraio ad oggi, per sostenere le ragioni dei residenti di Chiaravalle insofferenti alla presenza degli ormai oltre 1200 rom che popolavano la zona prima dello sgombero di giovedì 14 giugno. Tuttavia - dopo il blitz notturno dei nomadi che, sgombrati in 200 da Triboniano mercoledì scorso, lunedì sera, con le loro masserizie, in una quarantina hanno tentato d’insediarsi a Chiaravalle (sono stati poi dispersi dai poliziotti nei campi, ndr) - la decisione presa dal Sunia e da quelli del Pessina di guidare stasera gli abitanti di Chiaravalle in una fiaccolata che, partendo da via San Bernardo alle 21, chiede al Comune «più fermezza negli sgomberi e rapida individuazione di aree controllate dove sistemare i nomadi», al centrodestra non convince. Dopo il recente dietrofront del presidente della Provincia Filippo Penati, improvvisamente critico e preoccupato nei giorni scorsi sull’eccessiva e incontrollata presenza di stranieri (e in particolare dei romeni) in Italia, infatti, i politici della giunta Moratti guardano con sospetto a questo genere di iniziative della sinistra. Non possono scordare da un momento all’altro, come sottolinea ancora la Maiolo, «anni di connivenze e ambiguità» dell’opposizione che, in passato, «non ha mai voluto aprire gli occhi sulle gravi situazioni d’illegalità che la presenza dei rom ha comportato» per Milano.
«Il nostro è un percorso democratico, senza alcun colore politico, che dura da 3-4 mesi e mira solo a sollecitare le istituzioni a favore dei cittadini di Chiaravalle e della loro insofferenza per i rom - spiega Maurizio Lombardelli, fino a qualche mese fa presidente dell’Arci Pessina e consigliere di zona 5 per l’Ulivo -. Siamo già stati ricevuti dalla commissione Politiche Sociali e dalla commissione Sicurezza del Comune, in prefettura. La Maiolo è meglio che stia zitta: lei, a Chiaravalle, fino a 3 mesi fa, mandati via i rom avrebbe voluto farci una città a luci rosse!».
Per gli organizzatori della manifestazione di stasera, infatti, una politica incentrata solo sugli sgomberi è di per sè inefficace. «Si illudono soltanto i cittadini e li si esaspera» - aggiunge Silvia Davite, responsabile del settore pubblico del Sunia di Milano -. Per questo sproniamo la giunta a dare immediatamente seguito alla mozione approvata in consiglio comunale che definisce un numero chiuso alla presenza dei rom in città e l’individuazione di aree destinate ai campi, sorvegliate dalle forze dell’ordine».
Il vicesindaco con delega alla Sicurezza Riccardo De Corato, però, si sente personalmente di tranquillizzare i residenti di Chiaravalle in questo senso. «Il loro disagio è comprensibile, ma i cittadini devono sapere che presto in quell’area ci sarà un nuovo intervento delle forze dell’ordine».

Il vicesindaco sottolinea anche l’urgenza di «dare piena attuazione al protocollo di intesa per la realizzazione del piano strategico sull’emergenza nomadi, attraverso il conferimento al prefetto dei poteri straordinari, come previsto dal patto per la sicurezza appena siglato: il compito di decidere la dislocazione degli insediamenti è di sua esclusiva competenza».

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