Adesso a "Mcy 76" manca soltanto il Compasso d’oro

Monte Carlo Yacht. Dal settembre scorso a oggi il cantiere di Monfalcone ha messo in bacheca 6 premi. Carla De Maria: «È il successo di un prodotto che propone approcci responsabili al lusso»

Adesso a "Mcy 76" manca soltanto il Compasso d’oro

Quando Carla Demaria decise di puntare la sua vita alla roulette dello yachting, agli inizi di una pesante crisi globale, era sì consapevole del rischio, ma abbastanza «incosciente» per giocarsi tut­to. E decise di rischiare. Il suo «Mcy 76», due anni di duro la­voro e debutto alla Croisette di Cannes nel settembre scor­so, l’ha ripagata in pieno.Dal­l’esordio a oggi, infatti, sono trascorsi meno di 6 mesi, ma la bacheca di Monfalcone, Monte Carlo Yachts (gruppo Bénéteau), vanta un palma­res senza precedenti. Mai una barca aveva ricevuto rico­noscimenti a raffica. «È vero - dice la Demaria, alias «Madame Carlà» per via del matrimonio con i cantieri francesi - Due premi ai World Yacht Trophies al Festival de la Plaisance di Cannes a set­tembre, cui ha fatto seguito il riconoscimento come Barca dell’Anno 2010 assegnato in occasione del Salone Nauti­co di Genova. Adesso l’Euro­pean Powerboat of the Year e il Motor Boat of the Year Award 2011. C’è da esserne orgogliosi». Infatti Madame, nel 2011 appena iniziato, è tornata da Londra con il «Motor Boat of the Year Award 2011», men­tre subito dopo, a Düssel­dorf, ha alzato al cielo l’«Euro­pean Powerboat of the Year 2011». Ma non è tutto. Nel frattempo, a fine ottobre, an­che l’Adi (Associazione per il Design Industriale) ha volu­to premiare «Mcy 76» con il 1˚ «Nautical Design Award», premio che ha inserito di di­ritto la barca tra i pretendenti selezionati per Adi Design In­dex e per il Compasso d’Oro, il più importante riconosci­mento mondiale del design. «Sono riconoscimenti che premiano la strategia della nuova società del gruppo Bénéteau - aggiunge Carla Demaria, presidente di Mon­te Carlo Yachts - Vale a dire costruire yacht destinati a du­rare nel tempo, esplorando i nuovi canoni del lusso in cui prevalgono responsabilità, sostenibilità e personalità. Prodotto elegante e mai estre­mo, innovativo e nobile».

L’ottima ratio qualità-co­sto è un altro punto a favore di «Mcy 76», frutto di una filo­sofia industriale ispirata ai principi lean: eliminare lo spreco, perseguire la perfe­zione attraverso un prodotto che propone un approccio al lusso più responsabile. Non a caso il leader della nautica francese ha deciso di puntare sull’Italia per realizzare que­sto prodotto di alta gamma.

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