Adesso il Pd punta su Boeri, l’archi-star della Moratti

Per conquistare Milano il Pd si affida alla borghesia radical-chic. L’architetto Stefano Boeri si è candidato alle primarie da cui uscirà lo sfidante del centrosinistra che proverà a sfilare la poltrona a Letizia Moratti. Boeri, scelto proprio dalla Moratti per disegnare il masterplan di Expo 2015 (ieri dopo le prime critiche del Pdl si è ritirato dall’incarico nella consulta degli architetti) è pronto a governare Milano ma si candiderà alle primarie da indipendente. «Non ho legami con i partiti, non posso che essere un candidato espresso dalla società civile» ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera. «La disponibilità di Boeri a guidare un progetto civico per Milano è preziosa e può produrre una vera svolta, siamo pronti al confronto con lui» ha commentato il segretario lombardo del Pd Maurizio Martina. «Credo che il nome di Boeri non sia ancora quello che sceglierà la sinistra - commenta invece il coordinatore regionale del Pdl Guido Podestà -. Mi sembra che la corrente diessina si nasconda cercando nella società civile qualcuno che possa essere presentabile». E l’europarlamentare leghista Matteo Salvini ironizza: «Questa candidatura è una sostanziale promozione delle politiche urbanistiche ed ambientali della Moratti da parte del centrosinistra, visto che da anni Boeri collabora con il sindaco». E già viene da domandarsi come l’architetto, semmai dopo le primarie conquistasse la poltrona di sindaco, potrebbe togliersi dall’imbarazzo di un conflitto di interessi su più fronti.

Portano la sua firma, a Milano, alcuni dei più grossi interventi urbanistici in corso, da Porta Nuova al nuovo ospedale Policlinico, la sede Expo, il nuovo Cerba (centro europeo per la ricerca biomedica avanzata) di Veronesi e Ligresti.

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