Cronaca locale

ADHD Tra i pazienti «eccellenti» Picasso e Michael Phelps

Genio e sregolatezza, si diceva una volta. E infatti: Pablo Picasso, Jacovitti e Michael Phelps. Sono alcuni dei famosi ex bambini ai quali fu diagnosticata la sindrome Adhd. «Suo figlio non è capace di concentrarsi su niente» avrebbe detto la maestra alla madre di Phelps quando il campione olimpico aveva 9 anni. Il ragazzo assunse psicofarmaci per due anni, poi a 11 anni si ribellò alle cure. «Voglio fare come i miei amici, non prendere medicine». Da grande Michael Phelps ha conquistato 8 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008 battendo il precedente record di 7 ori vinti in una sola Olimpiade. «Evidentemente si è concentrato sul nuoto» è il commento di Roberto Cestari, medico e sostenitore della campagna culturale «Perché non accada» (sottoscritta da numerose associazioni e celebrità, da Abbado a Cavandoli, da Lauzi a Mogol a Ruggeri), una sorta di controinformazione per spiegare che l’Adhd non è una malattia. «I sintomi non sono malattie - informa Cestari -. Il mal di pancia può essere provocato da decine di cause, non esiste il mal di pancite. Allo stesso modo un bambino iperattivo e distratto può essere iperattivo e distratto per centinaia di motivi differenti». Cestari, che è anche presidente del Comitato dei cittadini per i diritti dell’uomo, ha scritto per la campagna un volume a fumetti «Psicosa? Psicome? Psichi?» illustrato da Silver, l’inventore di Lupo Alberto.

Conclude Cestari: «È inutile percorrere la strada del “siamo tutti malati”, è falso inventare un nome per dire che esiste una cosa, valorizziamo piuttosto le differenze, magari un bambino imbranato sul campo di calcio eccelle nella musica».

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