Roma - "Il Pd va in piazza sabato prossimo provando il gioco di equilibrismo di attaccare il governo e difendere Napolitano. Siamo alla schizofrenia pura". Mario Adinolfi invita il Pd a schierarsi completamente al fianco del presidente della Repubblica. "Meglio che cancelli la manifestazione - è il suo suggerimento - e si impegni nella campagna elettorale, senza regalare ulteriori consensi alle liste Bonino-Pannella e all'Italia dei Valori. Napolitano non ha semplicemente firmato il decreto, ha detto che lo condivide perché, come è ovvio, non è possibile negare al principale partito italiano il diritto ad essere presente sulle schede elettorali, non è possibile far sottostare le sostanza della democrazia al formalismo della democrazia. Napolitano ha preso la decisione giusta, l'ha motivata, con ragioni che ha messo per iscritto".
"Se Bersani - argomenta ancora Adinolfi - avesse seguito fin dall'inizio la linea che avevo provato ad indicare, avremmo messo in fuorigioco il centrodestra e condotto una campagna elettorale partendo in vantaggio: bastava sottolineare il disastro della selezione della classe dirigente del centrodestra, che ha prodotto il caos liste, dicendosi immediatamente disponibili a una soluzione politica perché noi difendiamo la democrazia e anche i diritti dei nostri avversari. Invece - è la conclusione di Adinolfi - adesso siamo alla difesa di Napolitano (che ha motivato in maniera sacrosanta e di merito la sua firma al decreto salvaliste) e alla manifestazione di piazza sabato contro le ragioni di Napolitano coincidenti con quelle del governo. Risultato? Far fare il pieno di voti a Di Pietro che almeno grida all'impeachment".
Merlo: occhio ai compagni di viaggio E un altro deputato del Pd, Giorgio Merlo si chiedequale sia la prospettiva politica che sta perseguendo il vertice dell'Idv. "Dopo la richiesta violenta e diretta di mettere sotto accusa il Capo dello Stato da parte di Di Pietro, oggi - prosegue Merlo - De Magistris addirittura individua nel presidente della Repubblica colui che ha 'ratificato l'assassinio della democrazia".
Saranno queste le parole d'ordine che accompagneranno la manifestazione dell'opposizione che organizziamo per il prossimo 13 marzo a Roma? Forse è bene che il Pd, su questo versante, si esprima con chiarezza e senza equivoci perchè se le parole d'ordine saranno queste forse sarà bene monitorare con maggior attenzione i compagni di viaggio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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