Adolescenti si danno fuoco in rete: il Fire Challenge fa già un morto

Il Fire challenge nasce come una prova di coraggio da sfoggiare in rete. Basta cospargersi il corpo di benzina e darsi fuoco. Ma c'è chi ci rimette la vita

Adolescenti si danno fuoco in rete: il Fire Challenge fa già un morto

Sono solo mode, ma a volte rischiano di essere molto pericolose e di portare alla morte. L'evoluzione dell'Ice bucket challenge, la sfida a secchiate d'acqua gelata in testa per sostenere la Sla, è l'insensato Fire challenge. Insensato perché non ha alcuno scopo specifico, se non quello di darsi fuoco solo per postare il video sui social network.

Il Fire challenge nasce come una prova di coraggio da sfoggiare in rete. Basta cospargersi il corpo di benzina e darsi fuoco. Chi lo fa, deve accertarsi di avere una doccia, una piscina o, comunque, un getto d'acqua a portata di mano in modo da spegnere le fiamme per tempo. Ovviamente, il "gioco" ha i suoi rischi. Se c'è chi riesce a farla franca, c'è anche chi non fa in tempo a spegnere le fiamme e se ne fa divorare.

In America, per esempio, i genitori di due ragazzini hanno richiesto ai vertici di YouTube di cancellare i video postati dai figli.

Tyler (nove anni) e il fratello undicenne Shaun sono, infatti, rimasti ustionati gravemente dopo aver sfidato le fiamme al Fire challenge. Secondo quanto riporta il Daily Mail, poi, un altro bambino, di cui non si conoscono le generalità, è addirittura morto.

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