Egregio Direttore, il sig. Torrazza, autore della missiva apparsa su queste colonne il 31 marzo scorso e della missiva (fotocopia di altra pubblicata nelle lettere al direttore del «Secolo XIX» del 29 marzo scorso) apparsa ieri pare affetto da vera e propria fobia nei confronti dei cani e degli animali domestici in generale che, a quanto pare di capire, impedirebbero a suo giudizio laccoglienza di bambini senza famiglia. È purtroppo un vecchio ritornello che ho sentito ripetere molte volte e che rivela una scarsa conoscenza della realtà in materia di adozioni, nazionali ed internazionali, che è ben diversa.
Al sig. Torrazza, lettore del «Giornale» è evidentemente sfuggito larticolo apparso su queste pagine il 29 marzo scorso sul tema delle adozioni ed il servizio del Tg5 sullo stesso argomento. Il percorso verso ladozione è difficile e costoso e si trasforma spesso in un vero calvario come ci hanno dimostrato alcuni fatti di cronaca recenti e come posso testimoniare per esperienza non solo professionale. Uno snellimento delle procedure consentirebbe allo Stato un notevole risparmio sulle rette (1000 euro mensili) da corrispondersi agli Istituti che ospitano i minori in attesa di adozione ed al sig. Torrazza di vedere avverarsi il suo sogno visto che le richieste di adozione superano di gran lunga il numero dei bimbi adottabili.
Accogliere un animale è comunque sempre un gesto di amore nei confronti di una creatura che ricambierà con altrettanto affetto (posso assicurarglielo signor Torrazza) e chi ama è disposto allaccoglienza. Poiché la materia delladozione è assai delicata penso che un maggiore approfondimento interesserebbe molti lettori consentendo una migliore conoscenza in merito. Grazie dellospitalità. Con i migliori saluti.
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