«Adriano? Era in una favela a far baldoria»

Ora il mistero Adriano s’infittisce sempre più. Alcuni media brasiliani era arrivati addirittura a ipotizzare la morte dell’Imperatore, ma questo è - francamente - troppo. «Non c’è niente di tutto ciò, sono tutti pazzi. Adriano è a Rio a casa con i suoi familiari e ora andrà a vedere le partite del campionato carioca. In particolare vuole assistere al derby Flamengo-Fluminense», la secca smentita del procuratore Gilmar Rinaldi, a cercare di mettere un po’ di luce sulla faccenda. Resta una sola certezza: il ritorno in Brasile dell’attaccante Adriano ha aperto una nuova voragine nel suo fragile carattere, divorato dalla morte del padre quasi 5 anni fa e da amicizie poco raccomandabili. E adesso non è così nemmeno scontato il suo rientro in Italia nei prossimi giorni.
Intanto, fonti della polizia, confermano quanto scritto dal Giornale nei giorni scorsi. Durante la sua permanenza a Rio de Janeiro, Adriano avrebbe partecipato a feste in una favela della città.
Fotografia di un Imperatore ormai senza trono. Il tabloid «Extra», racconta che giovedì e venerdì scorso c’è stata una mega-festa a Chatuba, in onore del capo del narcotraffico di Penha e Alemao, Marcio dos Santos Nepomuceno, meglio conosciuto come Marcinho VP, che si trova in carcere. «Come in ogni festa di delinquenti - si legge -, non sono mancati gli invitati illustri. Uno di loro è stato visto con due pistole alla cintola, fumando marijuana e bevendo senza tregua, mostrando così un’altra delle sue qualità, diversa a quella che l’ha consacrato e arricchito».
«L’invitato famoso ha pianto, si è lamentato della fama e ha detto “il denaro non è tutto”», precisa «Extra» secondo cui «la super-festa è stata degna di un Imperatore. C’era gente che si credeva scomparsa da giorni». Poi il tabloid ricorda che «il famoso» del party si è fatto scattare delle fotografie insieme ai presunti delinquenti presenti. Lo scorso giovedì, riferiscono le fonti di Rio, la polizia ha fatto un rastrellamento proprio alla favela di Chatuba, per cercare di catturare uno dei capi dei narcos locali, Paulo Souza Paz, noto come «Mica». Della vicenda scrive anche il quotidiano carioca O Dia. «Negli ultimi giorni sono circolate due informazioni: la prima è che siamo andati a Chatuba per prendere Mica, l’altra è che sul posto c’era Adriano, il quale ha dei familiari in quel quartiere», ha spiegato il colonnello Marcus Jardim.
Che altro aggiungere? Dal Brasile ecco l’immagine triste di un capitano al comando di un vascello senza timone, sballottato di qua e di là da onde che non sa come placare.

Ecco il punto più bassa di un calciatore tanto potente in mezzo al campo quanto impotente nella vita reale. Ecco un ragazzone di 26 anni, cresciuto tra baraccopoli e miseria, con una fortuna nelle tasche che non ha mai saputo come gestire. Ecco l’Imperatore spodestato.

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