Aem-Amsa nozze con «giallo»

Le nozze tra Amsa ed Aem, che non riescono a convolare con la benedizione di tutta la Cdl. Sembrava fatta venerdì scorso, quando a casa Moratti i vertici cittadini di Fi e An avevano trovato l’accordo: via libera in consiglio alla fusione delle due società controllate - e poi con Asm Brescia - a patto che la delibera fosse corretta mettendo nero su bianco, con un emendamento, il blocco della Tarsu per 5 anni. Ma ieri la discussione in aula è iniziata con l’illustrazione del sindaco Letizia Moratti e due mini-gialli. Solo di stampo tecnico il primo: sembrava che la delibera principale non ammettesse emendamenti, dunque il congegno studiato dai partiti rischiava di saltare, poi il nodo è stato sciolto e An ha tirato un sospiro di sollievo. Ma c’è il giallo nel giallo: Fi, nonostante la parola data ad An, non ha voluto firmare l’emendamento che chiede il congelamento delle tariffe (sceso da cinque anni a 4, ossia «fino a fine mandato»).

Il capogruppo di An Carlo Fidanza anticipa che se martedì l’emendamento saltasse «il mio partito non voterà la fusione». Il capogruppo di Fi Giulio Galleria smentisce complotti o tranelli, ammette che c’è «scarso entusiasmo, perché se i soldi non si prendono dalla Tarsu si alzeranno altre tariffe ma manterremo l’accordo politico».

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