Aem-Asm, decisione a metà marzo

Zuccoli: «Per i concambi non bastano i valori di Borsa». Sarà il terzo gruppo del settore

da Milano

Il soggetto che nascerà dalla fusione tra Aem e Asm sarà «il terzo operatore in Italia nel comparto delle utilities con un forte peso in Europa e una elevata integrazione verticale su tutta la filiera» ha detto ieri Giuliano Zuccoli, presidente di Aem, sulla multiutility del Nord che dovrebbe nascere entro l'autunno dalla fusione tra la società milanese e la bresciana Asm. Zuccoli, in audizione in commissione Bilancio a Palazzo Marino, ha confermato che la prossima settimana il presidente dell'utility bresciana Renzo Capra verrà a Milano per dare insieme il via libera al piano di fusione, cui sta lavorando in questi giorni il gruppo tecnico, prima di sottoporre la proposta al vaglio politico.
Secondo fonti del gruppo milanese «il matrimonio si definirà entro due settimane. Gli incontri avvengono ogni giorno e il programma prevede che si lavori nelle prossime due settimane per definire i contenuti di questo matrimonio. La discussione dovrebbe concludersi entro la prima metà di marzo».
Sul tavolo la definizione del concambio che a valori attuali di Borsa vede assegnare 1,7 azioni Asm per ogni azione di Aem. Ma per Zuccoli «il concambio non può essere frutto del valore puntuale che si legge sul Sole 24 Ore. Verrà definito in base a criteri di mercato e non in base al corso puntuale di Borsa dei titoli». Il flottante di Aem, ha poi ricordato, «è di gran lunga più importante di quello di Asm il valore del cui flottante, viceversa, è certamente di valore inferiore».
Zuccoli ha anche ricordato che i rapporti tra Aem ed Edf su Edison, e tra Asm e Endesa su Endesa Italia, «sono di natura molto diversi: anche nel ragionamento degli advisor è sottinteso che la nostra partecipazione in Edison è forte e strategica» grazie a «un patto che ci mette su un piano di parità» con Edf mentre quella di Brescia in Endesa Italia (in cui Asm ha il 20%) è «più una partecipazione finanziaria».


Manca infine ancora decisione su chi incorporerà chi: «Non c'è al momento una risposta - ha spiegato Zuccoli - perchè è un passaggio tecnico rilevante in virtù degli accordi con Endesa ed Edf. Faremo in modo - ha assicurato - che l'operazione non comporti rischi per gli azionisti».

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