Fiera Milano

Accordo Fondazione-Fiera Milano: canone d'affitto ridotto per Rho

Il nuovo contratto per l'affitto degli spazi espositivi ha una durata di 9 anni, canone invariato per Fieramilanocity. Benedini: "Risorse rese disponibili a sostegno dell'attività fieristica e del sistema produttivo del Paese". La crisi pesa sulle manifestazioni, il 2013 chiude in rosso. Pazzali: "La prolungata recessione dell'economia italiana ha impattato sull'attività espositiva, chiuso un anno difficile ma siamo in grado di presentarci più forti e competitivi all'appuntamento con la ripresa"

Accordo Fondazione-Fiera Milano: canone d'affitto ridotto per Rho

Fiera Milano e l’Ente Autonomo Fondazione Fiera Milano hanno raggiunto un accordo per l’affitto degli spazi espositivi dei quartieri fieristici di Rho-Pero e di Milano.

Rispetto all’attuale contratto di locazione, l’accordo raggiunto prevede una riduzione del canone del quartiere fieristico di Rho di 2 milioni di euro nel secondo semestre 2014 e di 14 milioni per anno dal 2015, con una diminuzione complessiva per l’intera durata del contratto di 121 milioni di euro. Nel 2015, in considerazione dello svolgimento di Expo e delle ricadute positive che L'Esposizione Universale potrà portare al business fieristico, Fiera Milano riconoscerà a Fondazione Fiera una componente aggiuntiva variabile di canone, fino all’importo massimo di 10 milioni di euro. Per quanto riguarda il contratto di locazione relativo al quartiere fieristico di Milano sono state mantenute le condizioni di canone attualmente in essere. Il nuovo contratto di locazione prevede una durata di 9 anni a decorrere dal 1° luglio 2014 ed è rinnovabile automaticamente per ulteriori 9 anni.

"Il nuovo canone - dichiara Benito Benedini, presidente di Fondazione Fiera Milano – è frutto di una negoziazione con la controllata Fiera Milano S.p.A. condotta da Fondazione Fiera Milano in coerenza con la propria mission di promuovere e incrementare l’organizzazione di manifestazioni fieristiche e di sviluppo in generale dell’economia. Siamo confidenti che le risorse rese disponibili con questo intervento andranno a sostegno dell’attività svolta da Fiera Milano e quindi a beneficio del sistema produttivo del Paese, che trova nelle fiere un insostituibile strumento di competitività a livello internazionale. Il nuovo contratto di affitto è inoltre basato su un’accurata valutazione delle compatibilità economiche sia per Fondazione Fiera Milano, proprietaria dei due complessi espositivi, sia per Fiera Milano Spa, quale soggetto preposto alla loro gestione".

"Si è chiusa con reciproca soddisfazione - aggiunge Michele Perini, presidente di Fiera Milano - la rinegoziazione del contratto di affitto, che Fiera Milano aveva posto tra le azioni prioritarie indicate al mercato. Le mutate condizioni prevalenti nel comparto fieristico avevano reso necessaria una revisione dei termini contrattuali vigenti. E con Fondazione abbiamo trovato un punto di equilibrio in una riduzione del canone del quartiere di Rho, che partirà già da luglio di quest’anno. Si tratta di un risparmio complessivamente molto significativo, quantificabile in 121 milioni nei 9 anni di durata del contratto. Un risparmio che libera risorse preziose da destinare al rafforzamento della posizione competitiva del gruppo e, più in generale, alla creazione di valore a vantaggio degli stakeholder".

Il cda di Fiera Milano ha approvato la relazione finanziaria annuale 2013. I ricavi consolidati sono stati pari a 258,1 mln di euro (-2%), il margine operativo lordo pari a 3,3 milioni contro 17,9 mln nell’esercizio precedente. Il risultato netto consolidato è negativo per 16,6 milioni di euro (-1,5 nell'esercizio di confronto).

"La prolungata recessione dell’economia italiana ha impattato sull’attività espositiva - dice Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano spa -. Malgrado la tenuta delle mostre dei settori moda e arredamento, gli ottimi risultati dei brand proprietari Tuttofood e Host, il debutto di eventi di rilievo, Fiera Milano chiude l’esercizio con dati negativi, dovuti in particolare ai settori della casa e dell’edilizia. La rettifica di valore di alcune testate editoriali relative al settore immobiliare ha ulteriormente appesantito il consuntivo dell’esercizio".

"Inoltre la componente estera, che resta fondamentale nella nostra strategia - prosegue Pazzali - pur con buone performance in termini di volumi, ha subito una battuta di arresto nella crescita dei margini, scontando i costi relativi al necessario rafforzamento dell’area commerciale, nonché l’andamento valutario e alcune tensioni socio-politiche".

"La complessa situazione del mercato - aggiunge l'ad Pazzali - non ha tuttavia bloccato il consolidamento strutturale di Fiera Milano. Come dimostra l’impegnativo progetto di rifondazione del Macef, che ha dato vita a Homi, abbiamo moltiplicato gli sforzi di riposizionamento e rilancio delle nostre manifestazioni di punta. Abbiamo portato theMicam a Shanghai ed esteso la presenza in Cina, dove ora presidiamo anche la provincia del Guangdong. Stiamo lavorando allo sbarco di Homi in Russia a ottobre e di Food Hospitality World a Cape Town, in Sudafrica, a maggio. Abbiamo intensificato la collaborazione con Expo 2015, ricevendo le prime importanti commesse, a cui altre seguiranno verosimilmente nei prossimi mesi. Il 2013 è stato un anno difficile.

Ma oggi siamo in grado di rispondere con maggior fiducia alle sfide contemporanee e di presentarci più forti e competitivi all’appuntamento con la ripresa dell’economia".

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