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Afghanistan, assalto a pattuglia di italiani: ferito un parà

Ancora scontri nella valle di Bala Murgab. Assalto a una pattuglia dell'Isaf con armi portatili e razzi Rpg anticarro. Un paracadutista italiano della Nembo leggermente ferito, danneggiati quattro mezzi Lince dell'esercito

Afghanistan, assalto a pattuglia 
di italiani: ferito un parà

Herat - Un altro attacco agli italiani. Un paracadutista italiano del 183esimo reggimento Nembo è rimasto lievemente ferito questa mattina nella valle di Bala Murgab, nella provincia di Badghis, a circa 200 chilometri a nord di Herat, nel corso di un’importante operazione congiunta delle forze di sicurezza afgane e Isaf. Durante l’operazione, riferisce il comando di Herat, le nostre unità hanno subito un attacco. Il militare italiano è stato medicato sul posto e ha potuto proseguire l’attività. L’operazione militare era volta a eliminare ulteriori sacche di resistenza presenti nell’area di Bala Murgab, riferisce il comando di Herat con un comunicato.

Attacco Nello scontro condotto con armi portatili e razzi contro carri Rpg, è rimasto lievemente ferito uno dei paracadutisti del 183esimo reggimento Nembo. Il militare italiano, non ha riportato conseguenze, è stato medicato sul posto e ha potuto proseguire l’attività. "È invece deceduto un militare afghano e altri quattro sono rimasti feriti" si spiega nella nota, mentre sono rimasti leggermente danneggiati quattro veicoli Lince italiani che comunque hanno potuto proseguire l’attività. "La manovra per ottenere il controllo di questa zona fondamentale - spiega il comando di Herat - è stata complessa e articolata, condotta con azioni tattiche di truppe sul terreno e con il fuoco combinato e coordinato, di armi a tiro teso, una coppia di elicotteri Mangusta e mortai, sia dei paracadutisti italiani che dell’esercito afgano".

Altre azioni Anche ieri a sud, nell’area di Farah, i paracadutisti del 187esimo reggimento Folgore erano intervenuti a supporto dell’esercito afghano a seguito di un attacco che era stato condotto contro una loro base e nel corso del quale erano rimasti uccisi due militari. Nel corso di un successivo controllo in un villaggio in quell’area, i militari italiani hanno rinvenuto un ingente quantitativo di esplosivo, più di 100 fra bombe e razzi ed oltre 80 spolette.

Il materiale, perfettamente funzionante, era pronto per essere impiegato per la preparazione di attacchi con ordigni esplosivi.

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