Afghanistan, i talebani: "Boicottare le elezioni" Berlusconi: "Exit strategy subito dopo il voto"

Il premier prenderà in considerazione una exit strategy dall'Afghanistan ma solo dopo le elezioni di agosto e solo accordandosi con gli altri partner: "Dobbiamo essere là e far crescere la democrazia". Ma da Kabul arriva la minaccia dei talebani

Afghanistan, i talebani: "Boicottare le elezioni" 
Berlusconi: "Exit strategy subito dopo il voto"

Roma - Prendere in considerazione una exit strategy dall'Afghanistan ma solo dopo le elezioni nel Paese mediorientale ad agosto e, soprattutto, solo accordandosi con gli altri partner. Silvio Berlusconi fa questa precisazione dopo le polemiche sulla Lega che aveva chiesto di "riportare a casa" i soldati italiani impegnati nelle missioni italiane all'estero. Ma precisa: "Intanto noi dobbiamo essere là e far crescere la democrazia".

La missione a Kabul Di fronte ai senatori del Pdl, riuniti presso la terrazza Caffarelli a Roma per il tradizionale cocktail di saluto prima della pausa estiva, il presidente del consiglio illustra la strategia italiana a Kabul: "Chi di noi non vorrebbe - dice Berlusconi - che i nostri soldati tornassero a casa? Ma i giornali devono riempire le pagine e guardate cosa è successo quando Bossi ha fatto una battuta". Il premier spiega che "ci aspettavamo una recrudescenza degli scontri in prossimità delle elezioni e così è stato". Il Cavaliere parla con una punta di orgoglio del 50% del suo lavoro che dedica alla politica internazionale, un impegno che lo ha portato, afferma, ad avere un buon rapporto con gli Stati Uniti e la Russia ma anche ad essere l'artefice del riavvicinamento tra le due superpotenze.

I rapporti con gli States "Obama è una persona simpatica e colta, con lui ho ottimi rapporti, tra di noi c'é intesa", dice il premier riferendo anche di una telefonata "molto affettuosa" con l'ex presidente George W. Bush. Berlusconi anovera tra i suoi successi anche l'intervento per porre fine alla guerra in Georgia insieme al presidente francese Nicolas Sarkozy e, ovviamente, la riuscita del G8 dell' Aquila. E ancora di politica estera parla il premier quando cita il Trattato di amicizia con la Libia, proprio il giorno dopo in cui Finmeccanica ha chiuso un importante accordo con il governo di Tripoli. Berlusconi spiega che in Libia saranno cantierizzate opere e infrastrutture per più di 100 miliardi di euro e che le scuse dovute ai libici per il periodo coloniale "sono una grande apertura di credito per l'Italia e per le sue imprese".

Una battuta coi senatori Regala poi una battuta ai suoi senatori: "Ricordatevi quello che hanno pubblicato gli amici della Pravda: sono un vero uomo, bravo anche a letto", dice scherzando su quanto scritto dal quotidiano russo in merito alle polemiche sulle registrazioni della escort Patrizia D'Addario.

Infine un saluto: "Voi sapete - dice - che io ho questo torcicollo che mi affligge da tempo e che mi sottopongo a infiltrazioni di cortisone, ora andate in vacanza e tornate belli, io invece andrò nove giorni da quelli che fanno dimagrire. Siate orgogliosi, stiamo lavorando tanto e bene".

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