Roma - Una lunga colazione di lavoro in cui "sono stati esaminati tutti i problemi, dall’economia alla politica internazionale". Al termine dell’incontro con la presidente della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, Silvio Berlusconi spiega: "La nostra visione è collimante con quella della Pelosi su ogni questione affrontata". Dunque, sottolinea il premier durante la conferenza stampa a Villa Madama, "penso che potremo guardare alla collaborazione futura fra i nostri due paesi con grande ottimismo". Il premier ha ringraziato pubblicamente la speaker della Camera degli Stati Uniti, una "italo-americana" che ricopre "il più alto ruolo mai raggiunto da un italo-americano". "E' un grande piacere - conclude Berlusconi - che Nancy Pelosi sia molto vicina all’Italia alla storia del nostro paese e alle nostre tradizioni".
La crisi economica La crisi economica è stata uno dei principali temi affrontati dal presidente del consiglio con la speaker americana. "I tempi sono difficili ma alcune cose sono imprescindibili", ha poi spiegato Berlusconi puntualizzando il fatto che "bisogna uscire dalla crisi con la collaborazione di tutti". Secondo il premier, sono infatti "necessarie delle regole nel campo finanziario e non bisogna cadere nella trappola del protezionismo". "Tutti questi punti sono stati condivisi dalla delegazione americana e dalla signora Nancy Pelosi, a cui rivolgo un grazie di cuore per questa visita, per la simpatia che ha nei confronti del nostro Paese. È stato per me un onore di averla ospite e sempre grazie - ha detto il presidente del Consiglio rivolgendosi all’ospite statunitense - al vostro grande popolo, al vostro grande Paese che ci ha ridato la dignità e la libertà dopo un periodo oscuro della nostra storia". Durante l’incontro, ha detto ancora Berlusconi, "è stato possibile esaminare tutti i problemi che in questo momento sono dinanzi ai responsabili di governo, della crisi economica e della politica internazionale: è inutile dire che la nostra visione delle cose confrontata con la visione della signora Pelosi è stata una visione per molti versi collimante".
Il contingente in Afghanistan Il governo italiano "non esclude" la possibilità di sottoporre al Parlamento un "eventuale e temporaneo" rinforzo del contigente militare in Afghanistan in vista delle prossime elezioni presidenziali afghane del prossimo agosto. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha fatto sapere che è "stato un incontro cordiale" in cui sono stati affrontati, "seppure marginalmente, alcuni problemi, in particolare quello dell’Afghanistan". "Le questioni erano già sul tappeto, a cominciare da quella di incrementare il numero delle forze nel teatro. Abbiamo ribadito che l’Italia è il terzo paese contributore in termini di risorse e di uomini, che abbiamo accresciuto fino a 2.800". Però, ha aggiunto La Russa, "mai dire mai. Vedremo nel secondo semestre dell’anno quali saranno le effettive necessità, ma riteniamo che l’Italia sia già sufficientemente impegnata e auspichiamo che altri aumentino il loro impegno al nostro stesso livello". "Pur tuttavia - ha continuato il ministro - non abbiamo escluso una possibilità di chiedere al Parlamento, qualora fosse necessario nel periodo delle elezioni afghane, un eventuale e temporaneo incremento per quella specifica finalità". Quanti uomini in più il ministro non lo dice, spiegando che si tratta "solo di un’ipotesi".
"E comunque non è detto - ha aggiunto - che il problema sia un aumento degli uomini. Dobbiamo infatti interrogarci su quale sia la migliore soluzione e non è detto che passi attraverso un maggior dispiegamento di soldati, piuttosto che attraverso un diverso modo di approcciare la situazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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