Afghanistan, spari contro gli italiani che sequestrano un carico di esplosivi

I bersaglieri bloccano un furgone che trasportava mine, proiettili, razzi e bombe da mortaio usate negli attacchi lungo le strade. Il conducente apre il fuoco: nessun ferito. Missione anti terrorismo nella Zeerko Valley: catturati talebani. Morti sei soldati della missione Nato in diversi scontri

Afghanistan, spari contro gli italiani	 
che sequestrano un carico di esplosivi

Roma - Un "ingente quantitativo di armi e munizioni" è stato sequestrato dai militari italiani ed afgani a Shindand, nell’ovest dell’Afghanistan, all’interno di un furgone il cui conducente ha anche aperto il fuoco contro i soldati, senza provocare alcun danno. Lo riferiscono al comando del contingente italiano ad Herat.

Il sequestro di armi è stato compiuto ieri, durante alcune "mirate ricognizioni operative con le forze di sicurezza afghane, finalizzate al controllo del territorio e alla libertà di movimento" nell’area occidentale del Paese, tutto a controllo italiano. L’operazione - condotta in particolare dai bersaglieri della Task force north - è stata il "frutto di una intensa e mirata attività informativa, alla quale ha partecipato anche la popolazione locale", dicono al comando di Herat.

Arsenale Il bottino alla fine è risultato in due piatti di pressione, due mine anticarro, 15 bombe da mortaio da 81 millimetri, cinque proiettili di artiglieria e due razzi da 107 millimetri: tutto materiale "particolarmente indicato per la fabbricazione degli ordigni esplosivi improvvisati utilizzati contro le forze della Nato e afgane", che è stato distrutto dagli artificieri del 5/o reggimento Genio gustatori della Brigata Sassari. L’arsenale era nascosto in un furgone guidato da un uomo che, raccontano al comando del contingente, "dopo aver aperto il fuoco contro i militari italiani e afgani senza peraltro arrecare alcun danno, abbandonava il veicolo per poi dileguarsi nel dedalo degli affollati vicoli del bazar di Shindand".

Azione anti-terrorismo: presi talebani Altri militari italiani, insieme ai soldati americani di Isaf e ad unità dell’esercito afgano, con l’ausilio di elicotteri e aerei hanno condotto un’attività anti-terrorismo nella Zeerko Valley, che si è conclusa con la "cattura e neutralizzazione di importanti esponenti talebani ed il sequestro di un ulteriore, ingente quantitativo di esplosivo, armi, munizioni e droga. La Zeerko Valley, viene sottolineato, è una delle aree di maggior interesse strategico in cui opera il contingente di Isaf perchè da qui transita gran parte della produzione di oppio dell’Afghanistan occidentale con cui i talebani si finanziano. Per questa ragione le forze di sicurezza afghane e della Nato cercano di ottenerne il controllo. Dallo scorso mese di novembre sono circa 400 i militari italiani del primo Reggimento bersaglieri che operano in questa una nuova fetta di territorio "ai fini di un sempre maggiore e determinante processo di stabilizzazione dell’area".

Morti 6 soldati Nato Sono sei i soldati della missione della Nato rimasti uccisi in Afghanistan in quella che è stata definita una delle giornate più sanguinose per le truppe straniere. Fonti dell’Isaf hanno precisato che tra le vittime ci sono tre americani e un francese, mentre non è stata resa nota la nazionalità degli altri due militari morti. Secondo quanto riferito da un portavoce militare americano, il colonnello Wayne Shanks, i soldati statunitensi sono rimasti uccisi in scontri con i militanti durante "un’operazione di pattugliamento" nel sud dell’Afghanistan.

Il militare francese è invece morto nella valle di Alasay, a nordest di Kabul, e nell’attacco è rimasto ferito anche un altro soldato. Gli altri due militari sono morti in distinti attacchi nell’est e nel sud dell’Afghanistan.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica