"Ho chiuso 'bottega' perché prendo il reddito di cittadinanza". Così ha risposto oggi la cantante neomelodica Agatina Arena a Francesco Vecchi uno dei due conduttori di "Mattino 5". Di lei si era molto chiacchierato perché Agatina era stata accusata di aver usato il suo reddito di cittadinanza per incidere un cd con le sue canzoni. La cantante, infatti, avrebbe realizzato uno dei suoi sogni più grandi, ma lo avrebbe fatto utilizzando il reddito di cittadinanza. Per questa accusa, Agatina è stata denunciata della polizia per truffa aggravata. Ma questo è niente rispetto a quello che è uscito oggi durante la puntata di “Mattino 5”.
Agatina, mamma di 3 figli che si fa chiamare “La Regina di Palermo” proprio come nella fiction Rosy Abate, risponde alle accuse in diretta dicendo che non ha mai utilizzato quei soldi per incidere il cd, piuttosto è stato un suo amico che crede in lei, ad aver pagato tutte le spese per l'incisione.
Le 700 euro mensili venivano percepite dalla donna dal mese di luglio, da quando cioè aveva chiuso il suo minimarket in cui lavorava. “Ma lei ha chiuso il minimarket per percepire il reddito cittadinanza?,” le chiede uno stupito Francesco Vecchi. “Certo - risponde lei - altrimenti non avrei potutto averlo. Il mio non era proprio un minimarket piuttosto una bottega dove c’erano poche cose che vendevo per mantenere i miei figli".
"Tra l'altro al negozio mancava ‘l’agibilità’ - racconta candidamente - e la bottega, non guadagnava molto così l'ho chiusa per poter percepire il reddito di cittadinanza”. “Ma lei non ha paura delle accuse che le sono state fatte?”, le chiede Vecchi. “Io ho la coscienza a posto- dice - ho tutti i movimenti bancari che dimostrano che il cd non l’ho registrato con quei soldi”.
“Però alcuni brani del suo cd sono in vendita, chi prende i soldi da quelli?”, chiede ancora il presentatore. “Questo non lo so”, risponde lei. “Forse il suo manager?”, la incalza Vecchi”. “Io non so se li ha messi lui non ne sapevo niente", dice lei. Basiti e anche indignati gli opinionisti presenti in studio che non possono credono alle parole di questa ragazza che è la dimostrazione vivente sui dubbi dell’erogazione del reddito di cittadinanza, ovvero che la gente pur di ottenerlo lasci il lavoro.
“Io mi auguro - interviene Cecchi Paone - che oltre a toglierlo, chiedano anche egli arretrati”, ma la sensazione che hanno tutti è che la cosa per lei, come per molti, sia talmente naturale che non si renda proprio conto della gravità del suo gesto.
“Non crede - le dice Vecchi - che il suo amico invece di aiutarla a fare un cd non l’ha aiutata magari a mantenere i bambini?” “Io non ho usato, i soldi del reddito di cittadinanza per fare il disco, se il mio amico crede in me e questo è un mio sogno non vedo dove sia il problema. In ogni caso il mio amico mi aiuta anche con i miei fgili”, chiude.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.