Agenzia del Lavoro, la Cdl blocca un cda tutto «rosso»

Dapei (Fi): «La giunta voleva far nominare 5 suoi assessori»

Roberto Bonizzi

Clamorosa vittoria per l'opposizione a Palazzo Isimbardi. Sulla delibera per l'azienda speciale per la formazione, l'orientamento e il lavoro presentata dalla giunta Penati la maggioranza è stata costretta a votare gli emendamenti del centrodestra.
A guidare l'opposizione al provvedimento dell'amministrazione provinciale (successivamente modificato) è stato Bruno Dapei, capogruppo di Forza Italia. «Arriva in aula un provvedimento che Penati ha insabbiato per due anni - ha spiegato -. La creazione di un'azienda speciale per il lavoro era già stata deliberata dalla giunta Colli nel marzo del 2004. Per due anni non se n'è saputo più nulla, ora Penati ripropone il tema, ma ci sono alcune criticità rispetto all'originale. Per fortuna ci sono i nostri emendamenti che hanno salvato la legittimità del nuovo organo. Gli assessori, però, se ne vanno con le pive nel sacco».
L'azienda speciale per il lavoro è una società ad hoc, estranea all'organizzazione dell'ente Provincia per consentire procedure più agevoli, slegate dalle rigidità dell'amministrazione. Un organismo che dovrebbe vedere assommate tutte le deleghe in materia: dalla formazione professionale per chi entra per la prima volta nel mondo del lavoro fino al recupero e alla riqualificazione per i lavoratori in mobilità, comprese tutte le funzioni del settore del collocamento dei disoccupati.
Il problema, nella delibera presentata dalla giunta, si configurava nella costituzione della ««testa» della nuova azienda speciale. «Al di là dei fumosi indirizzi per la gestione dei servizi per il lavoro e la formazione professionale - ha proseguito Dapei -, il dispositivo della proposta di delibera dà però mandato al presidente della Provincia di procedere alla nomina del consiglio di amministrazione indicando quali componenti gli assessori al Personale, Bilancio, Lavoro, Formazione professionale, Crisi e Patrimonio, ben assortiti tra Ds, Margherita e Rifondazione comunista. Ma l'azienda speciale, per legge e statuto, deve essere autonoma da ogni punto di vista».
Con l'approvazione degli emendamenti del centrodestra gli assessori stanno fuori dal cda, salvaguardando l'autonomia dell'organismo.

«Abbiamo evitato alla giunta la figuraccia della violazione della legge Bassanini (il testo unico sugli enti locali) che vieta ad assessori di ricoprire incarichi e assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti»

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