Le agevolazioni da 1.500 euro e gli incentivi «ecologici»

Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato, è la voce delle piccole imprese, cioè il 98% dell’economia italiana.
Come giudicate le misure fiscali anticrisi?
«Abbiamo apprezzato il modo con cui il governo ha rivolto l’attenzione al mondo delle imprese: la semplificazione fiscale, in particolare, va nella direzione giusta. Ma non dimentichiamo che il tessuto economico del nostro Paese è fatto soprattutto di piccole imprese, ed è a loro, quindi, che devono rivolgersi anzitutto i provvedimenti».
Ad esempio?
«La deducibilità del 10% dell’Irap per imprese e lavoratori autonomi è un buon esempio di misura anche per le "taglie piccole". Anche se occorre dire, a proposito di tutte queste misure fiscali, che ci vorrà del tempo prima di vederne i benefici, considerata la gravità della crisi in corso. Quindi, bisogna intervenire anche su altri fronti. E a questo proposito abbiamo scritto al presidente del Consiglio».
Che cosa chiedete?
«Anzitutto, di allargare il pacchetto di incentivi attualmente allo studio del governo a due settori chiave, come l’edilizia e l’autoriparazione, formati quasi totalmente da piccole e piccolissime imprese. Secondo, ma non meno importante, il monitoraggio del settore credito».
Di che cosa si tratta?
«Per le piccole imprese, l’accesso al credito è sempre più difficile, soprattutto da parte degli istituti più grandi, mentre con le banche del territorio il rapporto è migliore.

I nostri imprenditori non hanno perso la voglia di investire e di reagire alla congiuntura negativa. Ma questa loro propensione viene bloccata da un atteggiamento non altrettanto coraggioso da parte degli istituti bancari».

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