Aggiornamento catastale: Ape e sindacati chiedono una proroga

Il provvedimento riguarda 80mila genovesi e rischia di colpire soprattutto pensionati, disoccupati e giovani coppie

Marta Cerruti

Prorogate il termine ultimo previsto per la presentazione degli atti di aggiornamento del classamento catastale. É quanto chiesto, per l’ennesima volta, al sindaco Pericu da parte delle associazioni della proprietà edilizia e delle organizzazioni sindacali.
Con la conferenza stampa svoltasi ieri, Sicet Liguria, Sunia ed Ape Confedilizia hanno rinnovato pubblicamente il loro appello già più volte lanciato al Sindaco di Genova. Da mesi, infatti, chiedono al Comune che venga prorogata la scadenza, fissata per il 31 luglio 2006, entro la quale poter presentare la documentazione necessaria per il riaccatastamento degli immobili oggetto di ristrutturazioni. In base al comma 336 dell’art.1 Legge 30/12/2005 n.311, i Comuni hanno la facoltà di richiedere la revisione catastale delle unità immobiliari, la cui rendita, a seguito di ammodernamenti o modifiche non corrisponde più all’effettivo valore di mercato. Il termine ultimo, scaduto appunto alla fine del mese scorso, era stato ripetutamente contestato dalle associazioni dei consumatori e dai sindacati, perchè incurante dei tempi necessari per la regolarizzazione delle abitazioni. «Bisognava verificare prima anche con noi le opportunità per mettere in piedi questo meccanismo», denuncia il segretario generale del Sicet Liguria, Stefano Salvetti. Il provvedimento riguarda ben 80mila genovesi che con le loro richieste cartacee, non ancora adottata la procedura telematica, hanno intasato gli uffici dell’Agenzia del Territorio. A poco è servito l’allestimento, presso il Comune, di uno sportello sperimentale, che si è rivelato incapace di smaltire il sovraccarico di lavoro e di accorciare i tempi d’attesa. Rischiano quindi di incappare in sanzioni i cittadini che «appartengono alle fasce più deboli della popolazione: pensionati, disoccupati, lavoratori dipendenti e giovani coppie che hanno comprato con onerosi mutui appartamenti popolari e ultrapopolari impiegando spesso i risparmi di una vita di lavoro», sottolinea preoccupato Leandro Gatto, segretario generale dell’Appc, l’Associazione Piccoli Proprietari Case. La quasi totalità degli 80mila genovesi interessati sono, infatti, titolari di case fino ad ora accatastate come A4 o A5, abitazioni popolari o ultrapopolari, che nel corso degli anni è stato inevitabile ristrutturare per migliorarne la vivibilità.

Queste persone, oltre ad essersi dovuti affrettare per regolarizzare la propria posizione sostenendo spese straordinarie, dai 400 ai 2000 euro, indispensabili per il riaccatastamento, oltre al timore di non rientrare nei tempi rischiando ammende, ora dovranno far fronte al pagamento dell’Ici arretrata, relativa agli ultimi 5 anni, in periodo di ferie per commercialisti e Caf, ossia i professionisti preposti al calcolo della stessa Ici.
All’unanimità e a gran voce viene quindi richiesta una proroga, almeno sino al 31 ottobre 2006.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica