Aggredita la dj afroamericana: «Pugni e insulti da un razzista»

Una vicenda che sembrerebbe avere motivazioni razziali e che è finita con un’aggressione fisica vera e propria. Prima gli insulti razzisti, poi un pugno al viso. Così, ai microfoni di Radio Popolare, una quarantenne americana di colore ha raccontato di essere stata aggredita da un ragazzino di 17 anni qualche giorno fa a Milano, davanti alla propria figlia di 10 anni che era andata a prendere a scuola, in via Clericetti. «Sporchi negri, dovete morire, andatevene via dall’Italia», sono gli insulti riportati dalla donna, che si chiama Priscilla, vive in Italia da vent’anni ed è una dj piuttosto conosciuta in città: «Tutto è iniziato per il nostro cane, era senza guinzaglio e il ragazzo diceva che dava fastidio al suo - ha spiegato alla radio - Gli ho detto che quegli insulti erano disgustosi, e lui ha reagito spingendomi. L’ho spinto a mia volta, quindi mi ha dato un pugno in faccia».
«La madre del ragazzo era lì e lo incitava. Urlava - è la ricostruzione della vittima - che l’anno scorso aveva preso una multa perché il suo cane non aveva il guinzaglio e poi che gli stranieri vengono qui in Italia e pensano di fare quello che vogliono».

«Cinque persone hanno assistito alla scena», ha aggiunto Priscilla, che dopo l’aggressione è andata al pronto soccorso del Fatebefratelli, dove le hanno fatto una tac alla testa e fotografato l’ematoma sul volto, materiale allegato al referto per la denuncia.

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