Una baracca sulle sponde del Tevere abitata da tre cittadini romeni è stata presa dassalto da altri tre extracomunitari che, armati di ascia e coltelli, li hanno picchiati, rapinati e privati dei loro passaporti. I tre aggressori, prima di andarsene, hanno anche chiesto alle vittime il pagamento di 500 euro in contanti per la restituzione dei loro documenti, minacciando che altrimenti li avrebbero rivenduti ad altri loro connazionali. I tre romeni, dopo essere stati costretti ad accettare la proposta dei loro aggressori si sono rivolti ai carabinieri della stazione Porta Portese per denunciare quanto stava accadendo. I militari hanno organizzato un incontro tra le vittime e i malviventi nel corso del quale uno dei tre romeni avrebbe dovuto consegnare agli estorsori la somma pattuita. Allappuntamento, fissato per la serata di venerdì sul Lungotevere, si sono così presentati anche i carabinieri in borghese che, dopo aver assistito allestorsione in flagrante, hanno prontamente bloccato i tre individui.
Uno dei tre, dopo essere stato ammanettato, ha continuato a minacciare la vittima e poi rivolgendosi ai militari ha millantato amicizie con il ministro dellInterno affermando che avrebbero pagato per lerrore che stavano commettendo.I tre immigrati, un cittadino jugoslavo di 28 anni, un macedone di 22 e un romeno di 23, sono stati condotti in caserma e arrestati con laccusa di rapina aggravata in concorso, ricettazione e tentata estorsione.
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