Agire sul portafoglio tra mercati e volatilità

Nicchie interessanti nell'azionario, soprattutto nel farmaceutico e nei semiconduttori

Nessuna scommessa al buio e la priorità di preservazione e crescita del capitale nel medio lungo termine. Con un aspetto peculiare che consente di fidelizzare ancora di più gli investitori: gli azionisti sono anche clienti. Sono questi i tratti distintivi nell'attività di family office in Svizzera di Controlfida e che ne delineano l'approccio anche nel servizio fornito in Italia. «Siamo indipendenti dai grandi gruppi finanziari e bancari e questo ci permette di allineare i nostri interessi a quelli dei clienti con minori conflitti di interesse rispetto alla maggioranza degli operatori di mercato», sottolinea infatti Carlo Ferrari Ardicini, vicepresidente di Controlfida, che poi entra nel vivo sulle aspettative del 2018 partendo da un punto fermo: la volatilità dei mercati a livelli estremamente ridotti. «Una volatilità tanto bassa come quella del VIX (l'indice che misura la volatilità dell'indice S&P500 di Wall Street) è tipica della fine della fase di rialzo di Borsa e prelude ad una prossima correzione: non è dato sapere quando questa avverrà, ma è molto probabile che presto o tardi accadrà». D'altra parte, come fa notare il manager, anche i multipli di mercato (a cominciare dal rapporto prezzo/utili) confermano questa tesi, tenendo peraltro conto che quello attuale è già il secondo bull market per durata della storia di Wall Street.

«Un insieme di fattori che invita alla prudenza nel mercato azionario», puntualizza Ardicini, il quale, tuttavia, è d'accordo con chi dice che, in termini relativi, l'azionario resta comunque leggermente più interessante del mercato obbligazionario. «Faccio davvero fatica a trovare valore nei bond. L'attuale rendimento, sia quello dei governativi sia delle obbligazioni societarie, non è infatti sufficiente a ricompensarmi per il rischio che ci si assume. Per cercare di ricavare più reddito è necessario o scegliere scadenze più lunghe oppure compromettere la qualità dell'emittente: nel primo caso si amplifica l'esposizione al rischio di rialzo dei tassi mentre nel secondo caso ci si espone al rischio del default dell'emittente», sottolinea Ardicini.

Ma dove è possibile trovare valore in ambito azionario? «Se si osserva l'andamento dell'S&P500 si può constatare come negli ultimi anni sia cresciuto in modo costante e graduale senza quasi esclusione di continuità. Ma guardando più nel dettaglio si può scoprire che ci sono notevoli divaricazioni in termini di performance tra settore e settore. Per questo preferiamo concentrarci soprattutto sui settori più trascurati e penalizzati negli ultimi anni», risponde Ardicini. Il primo dei quali è l'healthcare che dal 2015 soffre per i continui attacchi dalla politica (durante la campagna elettorale americana) che ne ha sacrificato le quotazioni. «Ma il settore continua ad avere un brillante futuro, con tante compagnie solide dal punto di vista patrimoniale, con ingenti flussi di cassa, profitti annui e dividendi», rileva Ardicini che, al contrario, è negativo sul settore energia perché «adesso tutto ciò che è legato al petrolio rischia di far prendere scottature agli investitori».

Per Ardicini un altro settore sottovalutato è quello dei semiconduttori, dal momento che beneficerà dei megatrend della tecnologia (Internet delle cose, auto elettriche, ecc). Infine, un consiglio dettato dalla specializzazione che Controlfida ha maturano nella protezione dei portafogli.

«Tenendo conto che ora il costo della protezione sulla volatilità è estremamente ridotto rispetto alle condizioni che ci sono in un mercato normale, suggerisco di introdurre piccoli accorgimenti in portafoglio per cautelarsi da improvvise turbolenze sui mercati», conclude Ardicini.

EMo

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