Agostino, «faraone» in corsa per Palazzo Bianco

Su uno schermo le immagini delle opere realizzate e in cantiere; sulle pareti i suoi manifesti; il tango di Astor Piazzolla come colonna sonora. Vittorio Agostino sceglie il Caffè Defilla per annunciare la sua ricandidatura a sindaco di Chiavari. Il «Faraone», primo cittadino uscente, tenterà la scalata a Palazzo Bianco per la quarta volta.
Battagliero seppur provato dall’avanzare dell’età - ad aprile le candeline da spegnere saranno 77 - Agostino spiega il perché di tanto mistero: «Non ho mai pensato di fare un passo indietro. Ho atteso fino ad ora perché ci si può anche stufare». Possibile che non esistesse un «delfino» pronto a succedergli? «Molte volte chi è disponibile non è la persona ideale, mentre altre volte chi è la persona ideale non è disponibile», commenta serafico.
Al suo fianco ci saranno le due liste civiche che lo hanno sostenuto nel 2007: «Chiavari avanti così» e «Uomini e città».
L’obiettivo primario è il fronte mare «che cambierà Chiavari e la proietterà in una dimensione che ora non ha». Guardando al futuro, però, impossibile non parlare della condanna di secondo grado a sei anni di carcere per la questione Preli, su cui si attende la sentenza definitiva della Cassazione. Agostino gioca in difesa: «La nostra Costituzione dice che fino all’ultimo grado di giudizio vige la presunzione d’innocenza.

C’è un procedimento in corso che ha bisogno di serietà e nessuna interferenza».
Dalla retroguardia all’attacco con pochi passaggi quando si tratta di parlare degli avversari: «Non temo nessuno, gli elettori sanno individuare il bene dal male. L’hanno dimostrato votandomi più volte».

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