Chiusi per ferie. Non solo i negozi, ma anche i reparti degli ospedali. Capita in estate, soprattutto ad agosto, quando a Milano quasi un letto su due verrà chiuso. Lo rivela il piano ferie presentato dai nosocomi cittadini allAsl. La sintesi: sui 3.803 posti letto accreditati nel 2008, a luglio ne restano aperti 3.240, mentre ad agosto solo 1.952. Se per ora quindi, è stato fatto un taglio pari al 14 per cento, fra dieci giorni arriveremo a una riduzione di circa il 49 per cento della capacità totale.
La buona notizia: tutte le donne in dolce attesa possono dormire sogni tranquilli. Alla Mangiagalli infatti, i posti letto del reparto di ostetricia resteranno invariati: 130 nel cuore dellestate, come in primavera e in inverno. Dimezzato invece, lo stesso reparto del San Carlo, quello di medicina durgenza del San Paolo e la chirurgia generale del Policlinico.
Nella classifica degli ospedali più vacanzieri, spiccano il Galeazzi (che ad agosto subirà una riduzione del 78%) e il Gaetano Pini, con più di un ricovero su due bloccato. La giustificazione: programmare gli interventi ortopedici non è poi così complicato. «Bisogna vigilare però - precisa Emilio Didoné della Cisl - perché a chi rimane in città vengano garantite comunque le cure essenziali».
Dividendo la città in zone, emerge chiaramente che quella più sguarnita è la Ovest: a fine luglio, ogni 100 letti del Sacco, ben 45 verranno chiusi (in tutto 218) e al San Carlo, con un totale di 108 posti in meno, la percentuale è di poco inferiore. Meglio al Fatebenefratelli dove i tagli raggiungono quota 36 per cento, leggermente inferiore a quella dellestate scorsa. In centro città, invece, potrebbero pesare le riduzioni del Policlinico che se a luglio garantisce 480 posti dei suoi 655, ad agosto il numero dei possibili ricoveri scende a 333.
«Non cè alcun motivo di preoccuparsi - tranquillizza il direttore generale in Regione Carlo Lucchina - lAsl ha fatto un ottimo lavoro». Il piano ferie, come spiega il direttore della Regione, «risponde a unesigenza epidemiologica statistica». Niente da temere se quasi un letto su due verrà chiuso? «No, perché anche lutenza sarà praticamente dimezzata: la città in agosto si svuota e poi il piano è elastico e, in caso di emergenze, prevede la possibilità di riattivare in tempo reale, anche il 60 per cento delle prestazioni». Al centro dellattenzione gli anziani (più di 73mila nella sola Milano), da sempre la categoria più debole, soprattutto in estate quando lafa può aggravare le patologie delle persone già ammalate.
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