Agosto negli ospedali: «tagliato» un letto su due

Record negativo del Galeazzi, col 78% della capienza in meno. Carlo Lucchina, direttore generale della Sanità lombarda: «Niente allarmismi, anche l’utenza sarà dimezzata»

Chiusi per ferie. Non solo i negozi, ma anche i reparti degli ospedali. Capita in estate, soprattutto ad agosto, quando a Milano quasi un letto su due verrà chiuso. Lo rivela il piano ferie presentato dai nosocomi cittadini all’Asl. La sintesi: sui 3.803 posti letto accreditati nel 2008, a luglio ne restano aperti 3.240, mentre ad agosto solo 1.952. Se per ora quindi, è stato fatto un taglio pari al 14 per cento, fra dieci giorni arriveremo a una riduzione di circa il 49 per cento della capacità totale.
La buona notizia: tutte le donne in dolce attesa possono dormire sogni tranquilli. Alla Mangiagalli infatti, i posti letto del reparto di ostetricia resteranno invariati: 130 nel cuore dell’estate, come in primavera e in inverno. Dimezzato invece, lo stesso reparto del San Carlo, quello di medicina d’urgenza del San Paolo e la chirurgia generale del Policlinico.
Nella classifica degli ospedali più vacanzieri, spiccano il Galeazzi (che ad agosto subirà una riduzione del 78%) e il Gaetano Pini, con più di un ricovero su due bloccato. La giustificazione: programmare gli interventi ortopedici non è poi così complicato. «Bisogna vigilare però - precisa Emilio Didoné della Cisl - perché a chi rimane in città vengano garantite comunque le cure essenziali».
Dividendo la città in zone, emerge chiaramente che quella più sguarnita è la Ovest: a fine luglio, ogni 100 letti del Sacco, ben 45 verranno chiusi (in tutto 218) e al San Carlo, con un totale di 108 posti in meno, la percentuale è di poco inferiore. Meglio al Fatebenefratelli dove i tagli raggiungono quota 36 per cento, leggermente inferiore a quella dell’estate scorsa. In centro città, invece, potrebbero pesare le riduzioni del Policlinico che se a luglio garantisce 480 posti dei suoi 655, ad agosto il numero dei possibili ricoveri scende a 333.
«Non c’è alcun motivo di preoccuparsi - tranquillizza il direttore generale in Regione Carlo Lucchina - l’Asl ha fatto un ottimo lavoro». Il piano ferie, come spiega il direttore della Regione, «risponde a un’esigenza epidemiologica statistica». Niente da temere se quasi un letto su due verrà chiuso? «No, perché anche l’utenza sarà praticamente dimezzata: la città in agosto si svuota e poi il piano è elastico e, in caso di emergenze, prevede la possibilità di riattivare in tempo reale, anche il 60 per cento delle prestazioni». Al centro dell’attenzione gli anziani (più di 73mila nella sola Milano), da sempre la categoria più debole, soprattutto in estate quando l’afa può aggravare le patologie delle persone già ammalate.

«Per fortuna quest’anno il gran caldo non si è ancora fatto sentire», conclude Lucchina. E se invece l’afa decidesse di farci una sorpresa, il reparto di geriatria del Policlinico garantisce comunque 10 posti letto, solo tre in meno rispetto alla norma.

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