Le grandi potenze «si pentiranno» se adotteranno nuove sanzioni contro lIran per il suo programma nucleare. Lo ha detto in una conferenza stampa il presidente Mahmud Ahmadinejad, aggiungendo però in tono più conciliante che la Repubblica islamica rimane «pronta» a un accordo che comporti uno scambio di uranio arricchito. Nel caso di unintesa, ha affermato Ahmadinejad, potrebbe anche «cambiare la situazione» che vede lIran impegnato nellarricchimento in proprio di uranio al 20%, necessario per rifornire un reattore con finalità mediche a Teheran.
Ma Stati Uniti, Russia e Francia, che avevano proposto allIran un accordo in base al quale avrebbe ricevuto dallestero il combustibile necessario, hanno affermato in una lettera congiunta allAgenzia internazionale per lenergia atomica (Aiea) che la decisione di Teheran di avviare, dall8 febbraio scorso, larricchimento al 20%, è «ingiustificata». Teheran ha rifiutato in novembre un accordo in base al quale avrebbe dovuto consegnare il 70% del suo uranio arricchito al 3,5% per avere in cambio il combustibile prodotto a partire dalluranio arricchito al 20%.Ahmadinejad «Sanzioni? LOccidente se ne pentirà»
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