«Vogliamo garantire ai nostri clienti due importanti aspetti legati al servizio: da una parte che ciò che stanno pagando sia coerente con quello che è il loro consumo; dall'altro, che tutto ciò che stiamo dando a loro sia caratterizzato da eccellenti standard qualitativi».
Inizia così Emanuele Ranieri, responsabile Marketing della funzione Top Clients, nell'analizzare l'offerta di cloud computing di Telecom Italia. «Uno degli elementi differenzianti della nostra offerta è di potere dare dei servizi con una qualità garantita end to end, grazie anche al vantaggio di poter gestire la componente della rete».
Qual è l'innovazione dell'offerta cloud?«Il beneficio per il cliente è quello di avere una riduzione del total cost of ownership e del time to market di una soluzione informatica: i risparmi oscillano dal 25 al 50%».
Come affrontate la "paura" dei clienti nel passare completamente a una struttura 100% cloud?
«Sia nella componente dei servizi infrastrutturali, sia nella componente dei servizi software as a service, è chiaro che il concetto dell'ibrido sia un elemento da gestire in base alla tipologia e alla complessità dei clienti. È importante tenere conto che il cliente ha bisogno di sperimentare determinate soluzioni prima di passare a un ambiente completamente cloud. Ma dove nascono progetti nuovi, il cloud computing è un modello vincente da subito».
Quali sono le componenti dell'offerta core?
«L'offerta è suddivisa in tre categorie di servizi. Abbiamo da una parte i servizi Infrastructure as a Service che consentono la virtualizzazione delle infrastrutture IT, al momento con una offerta di hosting evoluto; a fianco al mondo infrastrutturale poi offriamo anche una serie di soluzioni Platform as a Service tra cui la videocomunicazione in HD erogata in una logica multiterminale e, per il settore bancario una serie di terminali multifunzione per la digitalizzazione e automazione delle attività di sportello; a breve avremo anche una soluzione di messaging e collaboration. Il terzo filone è quello dei servizi software as a service con al momento servizi di ERP per l'automazione dei processi aziendali».
E sul mondo delle applicazioni, il software as a service, quali sono le vostre mosse strategiche?
«Fondamentalmente scegliamo tra i nostri partner quelli che hanno delle eccellenze in termini di soluzioni e con loro sviluppiamo una proposizione in logica cloud che abbatte il costo iniziale di avvio del progetto per il cliente finale: abbiamo sviluppato un servizio di gestione documentale con Olivetti mentre con Zucchetti una funzione di gestione del personale. Inoltre, esistono dei segmenti verticali, legati al machine to machine, dove stiamo sviluppando applicazioni direttamente "in proprio"».
La comunicazione digitale sta virando in modo deciso verso il mondo mobile.
«Assolutamente. Tutte queste stesse applicazioni platform as a service o verticali, le vediamo evolvere anche verso un mondo mobile cloud, sia per gli smartphone che per i nuovi tablet che stanno invadendo il mondo business».
AnBi
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