Ci sono 2.266 «nuovi milanesi» che tra domenica e lunedì andranno alle urne per la prima volta. Non si tratta dei neo-diciottenni, ma stranieri che nel corso del 2009 hanno ottenuto la cittadinanza e possono esprimere al cento per cento i diritti-doveri degli italiani. Compreso il voto. In cima alla classifica gli egiziani (sono 487), seguono marocchini (228) e filippini (135). I romeni sono solo al quattordicesimo posto (42). Non solo a loro, ma per tutti i 904.816 immigrati regolari che vivono in Lombardia, il candidato del Pdl Roberto Formigoni ha scritto ieri una lettera (pubblicata sul portale www.formigoni.it) e tradotta in inglese, francese, spagnolo, portoghese e albanese. Per chiedere «ai nuovi lombardi» di dargli «una grandissima forza domenica e lunedì, per una regione forte».
I seggi saranno aperti domenica dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. I dati elettorali del Comune dicono che saranno 994.185 i milanesi aventi diritto al voto per le regionali, di questi 461.538 sono uomini e 532.647 donne. Votano per la prima volta 6.864 giovani. I numeri, confrontati con il passato, lasciano anche intendere che da un paio di anni si è invertita la tendenza a fuggire da Milano. Delle 1.251 sezioni elettorali cittadine, distribuite in 215 sedi, 26 sono quelle allestite in ospedali e 4 in carcere. Chiamati al lavoro per la due giorni del voto sono 1.307 presidenti di seggio e 5.116 scrutatori: finora hanno rinunciato solo in 335 nel primo caso e 1.905 nel secondo, lassessore ai Servizi civici Stefano Pillitteri esclude la «fuga» dellultima tornata che mise in difficoltà costringendo in qualche caso ad aprire i seggi in ritardo, Ma è pronto il piano «b», con circa 5mila riserve anche tra i dipendenti comunali.
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