Air France: "Siamo interessati a una quota minoritaria in Alitalia"

La compagnia francese: ma deve essere redditizia. Il ministro Sacconi minimizza i contrasti con i piloti: "Il governo medierà". Bonanni: "Pronti a firmare l'accordo". La Cgil: "Ecco le nostre condizioni per dire sì". Tajani: "Dall'Ue cinque richieste di chiarimento". Passera: sostegno ad Alitalia come abbiamo fatto per la Fiat

Air France: "Siamo interessati 
a una quota minoritaria in Alitalia"
Roma - E' ottimista Sacconi. Sull’esito della trattativa tra sindacati e Cai sul piano di rilancio di Alitalia il ministro del Lavoro minimizza l'abbandono del tavolo da parte delle sigle che rappresentano i piloti. Parlando in diretta su SkyTg24 Sacconi ha minimizzato i contrasti di ieri confermando che la data per la chiusura resta quella di giovedì. "E’ una discussione normale, sono ottimista, penso che tutto si chiuderà nella notte di giovedì" ha detto. Sacconi ritiene che "non si debba drammatizzare questa situazione prodottasi nel momento in cui nell’incontro diretto tra le parti l’azienda ha illustrato la sua proposta di contratto collettivo. I piloti contestano che si tratti di un contratto collettivo unico che li confonde con la più grande platea dei dipendenti rivendicando la loro specialità, come peraltro è nella gran parte delle compagnie".

Nuova Cai Il ministro è convinto che l’azienda Cai, rappresentata al tavolo dall’amministratore unico Rocco Sabelli, terrà conto delle peculiarità della categoria dei piloti. "Credo che l’azienda sia consapevole che i piloti costituiscono una componente straordinariamente importante nella organizzazione di una società dedicata al trasporto aereo. Quindi presteranno attenzione ad alcune delle ragioni, come i piloti dovranno capire le ragioni competitive che conducono l’azienda ad alcune correzioni rispetto al passato".

Il governo media Poi ha ribadito che il governo, che ieri non ha partecipato al confronto tra le parti sociali, è pronto, se richiesto, a fare da mediatore nella vertenza. "Se le parti concordemente lo chiederanno siamo pronti anche a svolgere una funzione di mediazione. Questa è una buona regola nelle relazioni industriali" ha detto Sacconi. "Oggi non c’è nessun incontro ufficiale, ma solo incontri informali tra le parti per preparare la fase conclusiva dei due prossimi giorni" ha detto Sacconi.

Bonanni: "Pronto a firmare" Sulla vicenda Alitalia il nodo vero sembra essere il contratto dei piloti. "Credo che i piloti fanno bene a chiedere insieme a noi condizioni contrattuali pari a quelli degli altri Paesi, delle altre compagnie come Lufthansa, Air France, Iberia, British Airways. Spero che abbiano questo obiettivo e spero anche che la nuova compagnia non voglia approfittare, parlo per me, e andare molto di sotto delle garanzie che le altre compagnie concorrenti hanno. I termini di paragone sono in sostanza Air e Iberia non certo Ryanair". Lo ha affermato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni nel corso di una intervista a Panorama del giorno. "È una fase molta delicata - spiega Bonnanni -, difficile. Siamo al punto finale, siamo all’ultima chiamata. Bisogna stabilire le priorità, quella che sta in cima a tutto è che si salvi la compagnia di bandiera. Come abbiamo chiesto da molto tempo è che si salvi come Compagnia aerea italiana. Quindi all’ultima chiamata si dà una risposta positiva". "Chiediamo al governo -prosegue- e anche agli imprenditori della cordata di farsi carico di alcuni problemi, delle condizioni contrattuali . E chiediamo al governo, proprio perchè vogliamo una compagnia duratura solida, che ci sia il vincolo che gli imprenditori restino almeno per cinque anni. Che ci sia il vincolo che la presenza eventuale e auspicata di partner internazionali non permetta la scalata". La nuova compagnia, spiega il numero uno della Cisl, "sa che siamo per una soluzione ragionevole ma non per una soluzione capestro. Non è mai successo che un contratto da una mattina all’altra ti viene confezionato senza sapere le misure che hai , credo non sia successo mai". Bonanni ritiene, quindi, che "tutto il sindacato debba essere ragionevole". Su Alitalia siamo "all’ultima chiamata", perchè senza accordo "si perdono 20mila posti di lavoro". ma l’azienda "non deve approfittare dell’emergenza", Bonanni, intervistato da Radio 1, chiarisce poi che "non si può decurtare il salario e accettare un contratto calato dall’alto". Se il salario è 100, sintetizza il numero uno del sindacato di via Po, "non si può chiedere di legare 80 alla produttività, ma operare su quote ragionevoli".

La Cgil detta le condizioni: firma se... La Cgil può firmare l’intesa su Alitalia soltanto ad alcune condizioni. In particolare, ha spiegato il segretario generale Guglielmo Epifani, intervenendo al direttivo dell'organizzazione "è necessario prevedere l’allargamento del perimetro dei voli e l’incremento della flotta, così come la definizione precisa del perimetro aziendale che deve contenere Atitech e la manutenzione pesante". Inoltre, secondo Epifani, uno dei punti qualificanti del piano industriale deve essere l’individuazione di un partner internazionale che "deve essere scelto sulla basi della convenienza delle offerte e di cosa è più utile al paese". Ancora, la Cgil, chiede che il vincolo a non vendere per 5 anni sia concreto: "Non si deve limitare - ha aggiunto Epifani - a essere un accordo tra i compratori aggirabile in ogni momento ma un vero impegno tra compratori e venditori". Insomma, per la Cgil la cordata degli acquirenti deve dare "vere garanzie di volontà di investimento nel progetto".

Tajani: cinque richieste di chiarimento Alitalia ha un mese di tempo per rispondere alle cinque richieste di chiarimenti sul prestito ponte concesso dal governo italiano. Le richieste - ha detto il commissario Ue Antonio Tajani - sono state avanzate da 4 compagnie aeree e da una turistica. Tajani ha chiesto che il piano industriale rispetti le normative europee, ribadendo che se si accerterà che il prestito si configura come aiuto di stato illegale, ad Alitalia verrà chiesto di restituire il prestito al governo.

Air France: quota minoritaria Air France-Klm conferma il proprio interesse strategico per una quota minoritaria di Alitalia da rilevare nel medio termine a patto che sia redditizia. Lo ha detto il presidente e amministratore delegato del gruppo, Jean-Cyril Spinetta, precisando che la collaborazione con Alitalia è strategica e deve essere rafforzata. Il gruppo franco-olandese ha smentito formalmente l’esistenza di un patto volto alla presa di controllo della compagnia aerea.
"Tutto ciò che avvicina i francesi e gli italiani è cosa buona". Così Christine Lagarde, il ministro francese dell'Economia, ha risposto a chi le chiedeva un parere sulla possibilità di una partnership Alitalia-Air France, a margine dell’inaugurazione di un nuovo terminale dell’aeroporto Carles de Gaulle.

Passera: sosteniamo Alitalia come abbiamo fatto con Fiat Intesa sanpaolo ha ritenuto di dover sostenere Alitalia come aveva sostenuto in precedenza altre aziende in difficoltà come la Fiat.

L’ad Corrado Passera, nel corso di un incontro con i sindacati, ha sottolineato che il ruolo della banca è anche quello di sostenere le imprese italiane. Passera, secondo quanto riferito da alcuni sindacalisti, ha sottolineato che l’impegno nei confronti dell’alitalia, è stato assunto quando già si era conclusa la trattativa con Air France-Klm.  

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