Airman, da 60 anni al polso di chi «vola»

Glycine si sta avvicinando all'importante appuntamento del centenario della fondazione, avvenuta nel 1914 a opera di Eugène Meylan. La storia della Casa di Bienne è costellata di modelli di riferimento nell'ambito cronografico, subacqueo, ma soprattutto militare con specifica destinazione all'aviazione. Ed è proprio in questo segmento che nel 2012, Glycine ha voluto celebrare uno dei suoi esemplari più riconosciuti, l'Airman, prossimo ai 60 anni dal lancio, avvenuto nel 1953: in quell'anno il direttore vendite Sam Glur, in volo da Bangkok a Calcutta nel cockpit di un Dc4, recepì dai piloti i requisiti ideali di un orologio per i globetrotter. Il risultato di quel colloquio, ossia, un modello a carica automatica con quadrante 24 ore, secondo fuso orario e indici ben leggibili, vide la luce di lì a poco e, a oggi, sono 25 le generazioni di Airman che l'hanno seguito, sempre rispettandone il Dna. Tra gli ultimi eredi si segnala, senza dubbio, la versione «1953 Vintage», tributo all'Airman n. 1. In acciaio, da 42 mm di diametro, è dotato del collaudatissimo calibro automatico Eta 2893-2, con la piccola lancetta del secondo fuso a compiere un giro completo in 24 ore. Il quadrante, protetto da vetro zaffiro, ripropone fedelmente una grafica anni '50 con l'indicazione delle fasce orarie pre e post mezzogiorno (noon) e le lancette broad arrow con luminescenza «anticata».

Impermeabile fino a 20 atmosfere è disponibile in edizione limitata a 600 esemplari in un cofanetto di legno, anch'esso fedele all'originale, con certificato di garanzia redatto nello stile dell'epoca (prezzo 1.300 euro).