«Il lavoro è un punto tra lorigine e il divenire. Come un seme tra lorigine e la morte e una nuova vita cè un punto di immobilità e silenzio, un tempo per la riflessione. La scultura può usare quel tempo». Parole dellartista inglese Antony Gormley. Sono passati diciotto anni dallultima mostra nella sede di New York e ventiquattro da quella di Milano. Oggi, fino al 28 maggio la Galleria di Salvatore e Carolina Ala di via Monte di Pietà 1, ripropone alcune opere realizzate dallo scultore inglese come «Mind», nuvola di piombo, «The Middle», «The Beginning», di forte narrazione, una narrativa intesa non come racconto, ma solo come concatenazione di eventi. Le opere di Gormley tra il 1982 e il 1984 sono in piombo e terracotta, mentre il carboncino, lolio e la graffite, nonchè la sanguigna per i quarantotto disegni sono serviti per creare figure che nascono da calchi del proprio corpo rivestiti di sottili lastre di piombo saldate lungo linee verticali e orizzontali. Quanto lartista realizzò la sopraccitata «nuvola di piombo» di quattro di oltre quattro metri di lunghezza appesa al soffitto, creò un oggettonirico per eccellezza.
Un assurdo capovolgimento delle leggi di gravità, minaccioso nella sua presenza sovrastante che non segue le «leggi» della scultura e mostra solo il suo rapporto più schematico con il suo equivalente nei cieli. Invadere la fantasia è il motto dellartista. «Mind» è il titolo della mostra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.