Era tutt'altro che uno sciroppo per curare il mal di gola e la tosse al figlioletto quello che una donna ha acquistato nei giorni scorsi in una farmacia di Alassio. Quel medicinale si è rivelato essere una specie di bomba. Non appena la donna lo ha aperto le è esploso addosso. Spaventata per l'accaduto si è rivolta all'ufficio igiene che hanno segnalato la vicenda ai carabinieri. «Quando sono arrivata a casa e l'ho aperto ha fatto un botto e buona parte dello sciroppo è finito sul tavolo - ha raccontato la donna - aveva un odore sgradevole. Mi sono allarmata». La Asl 2, con la direzione della farmacovigilanza, ha subito avviato un'inchiesta. Gli ispettori coordinati dal direttore Gianluigi Figlini hanno ricostruito tutta la catena di produzione del fitofarmaco esplosivo. Sono arrivati prima al grossista che ha consegnato la bottiglia alla farmacia alassina, quindi alla ditta che lha prodotta, con sede a Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia.
Secondo le prime ipotesi, a provocare lesplosione potrebbe essere stato un corpo estraneo presente nel flacone oppure una non corretta conservazione del flacone che potrebbe essere stato esposto al sole per diverso tempo. Una cosa è già stata chiarita. Il farmaco non era scaduto. Sulla confezione è riportata la scadenza ottobre 2010. Non è da escludere quindi la possibilità che il farmaco venga ritirato dal mercato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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