Albanese accoltella ragazzino Tradito dalle orecchie a sventola

Si sono incontrati davanti a un chiosco sul lungomare di Civitavecchia intorno alle due del mattino. Per una parola di troppo, forse, hanno cominciato a battibeccare, poi sono passati a qualche spintone. «Ti rompo la faccia» ha urlato ad un certo punto il più giovane. A quel punto, il suo antagonista ha estratto un lungo coltello a serramanico dalla tasca, gli ha sferrato un fendente all’addome ed è scappato a piedi insieme ad un amico. Il ragazzo accoltellato ha premuto le mani sulla ferita per tamponarla e, insieme a un altro diciassettenne, è arrivato a piedi, barcollando, fino al commissariato di polizia. Quando ha varcato il portone, dalle dita delle mani scendevano dei rivoli di sangue che gli avevano imbrattato la maglietta e i pantaloni. «Sono stato accoltellato da un giovane che non conosco. L’ho incontrato al Pirgo e abbiamo litigato», ha raccontato ai poliziotti mentre lo soccorrevano. Subito dopo è stato trasportato nell’ospedale cittadino. Ora è ricoverato nel reparto di terapia intensiva in prognosi riservata. Le sue condizioni sono state definite stazionarie dai medici che lo hanno in cura, ma non sarebbe in pericolo di vita. Intanto, il personale del commissariato era da ore sulle tracce dell’aggressore, ed aveva ascoltato numerosi testimoni.

Ed è stato proprio un particolare riferito da uno dei giovani, cioè il fatto che a sferrare la coltellata fosse stato un giovane, probabilmente dell’Est Europa, che era insieme con un amico con le orecchie a sventola, a mettere i poliziotti sulla pista giusta. In manette è finito un ventiseienne albanese.

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