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Albenga, Rosy rimette in ordine la città

Albenga Moschea sì, moschea no. Ad Albenga, città ad alta densità di popolazione extracomunitaria, non si parla d’altro e il dibattito è acceso. Il sindaco leghista Rosalia Guarnieri, eletto appena un mese fa, sul caso moschea è categorico: «Se la comunità troverà un'area urbanisticamente compatibile, e se dispone delle risorse finanziarie necessarie per realizzare una nuova sede, nel pieno rispetto delle vigenti leggi italiane e senza pesare in alcun modo sulle casse del Comune, nessun sindaco, sia esso leghista, di destra, di centro, o di sinistra, potrebbe opporsi». Ma a un patto: «Nel caso la nuova sede, una volta individuata e resa pubblica, dovesse mai creare tensioni sociali con la popolazione residente – dice il primo cittadino - ricorreremo allo strumento del referendum, perché anche se appena eletti con grande consenso, consideriamo sempre il popolo sovrano».
Proprio sul tema della sicurezza prima a parole ora nella realtà dei fatti il sindaco ha già mostrato i denti. Gli agenti della polizia municipale hanno fermato due cittadini extracomunitari. Giravano per la città senza documenti e permesso di soggiorno. Sono stati accompagnati in caserma dai carabinieri. È emerso che D.Y., 32 anni, già conosciuto alle forze dell'ordine e C.L., 35 anni, entrambi marocchini, avevano violato la legge in materia di immigrazione. Per questo motivo sono stati arrestati. «La città è di tutti - sottolinea la passionaria leghista Guarnieri - ma non per tutti. Gli irregolari senza un lavoro non sono ben accetti». Non basta ancora? Lo stesso sindaco ha firmato un’ordinanza decisamente innovativa sempre in materia di sicurezza. Le attività commerciali di viale Pontelungo, un quartiere ad alta densità extracomunitaria dove esiste una consistente concentrazione di kebab e pizze al taglio gestite da stranieri, dovrà chiudere entro le 22.

«Ho deciso questo provvedimento per una questione di sicurezza e ordine pubblico - ha spiegato il sindaco- La sicurezza della città e la tutela degli albenganesi è al primo posto del mio mandato elettorale e quindi è una questione di principio e di rispetto per chi mi ha votato».

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