Un alberello di Natale nel piatto dei piccoli ricoverati

Un alberello di Natale nel piatto dei piccoli ricoverati

Tutte le mamme sanno quanto sia difficile far mangiare i bambini proponendo cibi sani e nutrienti. A maggior ragione l’alimentazione diventa un problema nel caso del bambino in ospedale. Così è giunta particolarmente gradita alle famiglie dei piccoli ricoverato all’Ospedale Gaslini l’iniziativa «Uno chef in corsia» con lo chef genovese Luca Collami (una stella Michelin) che ha inventato quattro piatti originali (uno per stagione) coniugando l'imprescindibile sicurezza e qualità dell'alimentazione ospedaliera con l'esigenza di stimolare i piccoli degenti verso cibi sani, buoni e anche belli.
Si tratta di quattro piatti inventati dallo Chef, ispirati alla tradizione della cucina italiana ma rivisitati in chiave ludica, che si propongono di rendere gustose e appetibili tutte le verdure più salutari - molto spesso respinte senza appello dai bambini- insieme ad alimenti come il pesce, altrettanto importanti e non sempre graditi, conservandone con speciali tecniche di elaborazione e cottura, non solo gli importanti principi nutritivi ma anche il colore e il sapore, il tutto reso visivamente giocoso e allegro.
In occasione delle festività natalizie si è deciso di proporre un piatto della tradizione genovese, il Capponmagro dei bambini, sottoforma di alberello di Natale, realizzato con vellutata di broccoli, adornato da palline in crema di patate e carote, dove il bianco prato innevato ai piedi dell'albero è una sogliola al vapore e il tronco dell'albero un grissino artigianale.
I piatti, uno per stagione, entreranno a far parte dell'offerta alimentare dell'ospedale sia per i degenti sia per la mensa dedicata al personale e ai parenti dei piccoli ricoverati, come prima di una serie di iniziative, che si snoderanno lungo tutto il 2012, volte alla sensibilizzazione verso un’alimentazione «sana buona e bella».
Il progetto «Uno Chef in corsia» proseguirà nel corso dell'anno con laboratori tenuti dallo Chef Collami per i bambini ricoverati, i quali avranno la possibilità - giocando a fare il cuoco - di avvicinarsi e apprezzare gli elementi base di una sana e corretta alimentazione, attraverso la loro manipolazione diretta.
«Malattia e ospedalizzazione hanno spesso un impatto diretto negativo sull'organismo. La perdita di appetito, le aumentate richieste energetiche (febbre, ipercatabolismo, trauma) e le aumentate perdite di nutrienti (diarrea, vomito, etc.), i digiuni diagnostici, conducono più o meno rapidamente ad un bilancio energetico negativo. Nei più piccoli ad esempio, per la scarsità di riserve energetiche rispetto all'adulto, i problemi correlati alla nutrizione sono indubbiamente maggiori» spiega il dottor Paolo Fiore responsabile del Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica del Gaslini.


«Quando, nella maggior parte dei casi, le esigenze del paziente possono essere soddisfatte con l'alimentazione comune, è quindi evidente l'importanza di garantire un'alimentazione di buona qualità, appetibile e gustosa che favorisca il mantenimento di un buono stato di nutrizione e sia di ausilio alle cure necessarie, insieme alla sicurezza igienica degli alimenti, che soprattutto in età pediatrica dev'essere garantita», precisa infine il dottor Del Buono, direttore sanitario dell'Istituto.

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